Coma fa notare la ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), i giovani italiani sembrano essersi distaccati dal gioco d’azzardo. Tuttavia, nel Sud, i ragazzi sono più a rischio patologico: il gioco “problematico” sembra infatti essersi riequilibrato nelle regioni del Nord Italia, mentre nel Meridione – tra cui anche la Sicilia – ha avuto un incremento nei giovani compresi tra i 15 e i 19 anni.
Gli studi Espad e Ipsad dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa fanno notare che i giocatori problematici sono aumentati tra gli adulti, quadruplicandosi negli ultimi 10 anni (da 100.000 a 400.000); mentre la percentuale degli studenti è calata del 1,7% – anche se proprio gli studenti e chi cerca un’occupazione sono più a rischio di sviluppare la problematicità al gioco. Inoltre, il 10,8% degli studenti ignora che è illegale per gli under-18 giocare e si stima che ben 580.000 minorenni abbiano giocato d’azzardo durante il corso del 2017.
I dati sembrano dipingere uno scenario in cui, gli stessi giocatori, convinti di avere delle buone capacità per vincere, hanno dovuto chiedere prestiti (circa 100.000 persone) – in modo illegale – ed altri (circa 30.000) hanno dovuto affrontare dei danni economici davvero gravi.