Nessuna novità da parte dell'Università di Catania sull'inizio dei percorsi formativi per l'acquisizione dei 24 CFU necessari per partecipare al concorso docenti: cresce il malcontento tra gli studenti.
Ancora nessuna novità da parte dell’Università di Catania in merito all’inizio dei corsi per il conseguimento dei 24 CFU in discipline antro-psico-pedagogiche, i crediti necessari per partecipare al nuovo concorso docenti. Sono già molte le università italiane che hanno attivato i corsi per il conseguimento di questi crediti ma, arrivati al mese di maggio, l’ateneo catanese non ha ancora rilasciato nessuna comunicazione ufficiale.
In netto anticipo rispetto rispetto alle altre università, il nostro ateneo aveva già avviato le procedure di riconoscimento crediti a ottobre 2017. Per gli iscritti, la procedura era gratuita mentre per i laureati il rilascio aveva un costo di 40 euro. Già nel corso della prima fase, però, si erano riscontrate non poche difficoltà, a causa delle modalità scelte che allungavano i tempi, e i termini di partecipazione per il riconoscimento erano stati aperti una seconda volta fino al 29 dicembre 2017.
La difficoltà più grande, secondo i professori coinvolti nella procedura, sarebbe però stata legata all’eccessivo numero di richieste e all’alto numero di crediti non appartenenti alle discipline antro-psico-pedagogiche richieste. Solo dopo un attento confronto tra i programmi delle materie e il bando del MIUR e alla digitalizzazione della procedura che ha permesso di accelerare, è stato possibile concludere l’iter per tutti i candidati.
Una volta completata questa prima fase, il passo immediatamente successivo è stato l’iscrizione ai corsi che sono erogati direttamente dall’Ateneo. Nonostante i ritardi legati alle procedure, il tanto atteso bando per l’avvio era stato pubblicato i primi di febbraio e la scadenza per l’invio della domanda di iscrizione era stato fissato per il 5 marzo 2018. Anche in questo caso, però, il termine ultimo era stato prorogato e le iscrizioni si sono concluse il 26 marzo 2018.
Chiuse tutte le procedure burocratiche per riconoscimento e iscrizione, studenti e laureati erano finalmente fiduciosi che i corsi sarebbero iniziati nel più breve tempo possibile, dopo la sessione invernale degli esami e possibilmente in concomitanza con l’inizio delle lezioni del secondo semestre. Le speranze, però, sono state ampiamente disattese e, ad oggi, 2 maggio 2018, nessuno dei richiedenti ha notizie da parte dell’ateneo.
Secondo alcune indiscrezioni, la commissione che dovrà occuparsi dei programmi, è stata già nominata e le lezioni dovrebbero finalmente partire nel corso di questo mese e, con ogni probabilità, concludersi a giugno. Si attendono quotidianamente comunicazioni ufficiali da parte dell’Ateneo, ma non sembrano ancora esserci novità concrete. Nel frattempo, il malcontento cresce tra gli interessati e diventa sempre più palpabile.
“È assurdo che ancora non si sappia niente sull’inizio di questi corsi. Molte altre università li hanno già avviati, mentre noi di Catania ci troviamo ancora in un clima di incertezza… Probabilmente i corsi inizieranno a breve, ma si accavalleranno con gli esami della sessione estiva e non sarà facile gestirli”, dichiara Alessia, studentessa del Dipartimento di Scienze Umanistiche.
Anche Chiara, studentessa del dipartimento di Scienze della Formazione, concorda: “Credo sia normale riscontrare problemi nell’organizzazione dei corsi per gli studenti di tutti i dipartimenti, ma anche noi abbiamo delle esigenze e non possiamo più aspettare. Gli esami e la sessione di laurea estivi si avvicinano sempre di più ed è impensabile riuscire a gestire tale mole di impegni”.
Oltre che per gli studenti, il problema si pone per i neo-laureati della sessione di marzo per i quali era stato deciso di rendere la procedura totalmente gratuita come per gli iscritti: “Siamo in un limbo. Mi sono laureato a marzo e non ci sono ancora notizie sull’inizio di questi corsi, quindi non so bene come muovermi e organizzarmi. Cercare un’alternativa o aspettare? Molti colleghi di altre università stanno già frequentando i corsi. Perché a Catania no? È una situazione assurda!“, dichiara sconfortato Alessandro.
Forse l’Università di Catania non si aspettava così tante richieste di partecipazione ai corsi per i 24 di CFU e organizzarsi non è semplice, ma a giocare a sfavore di tutti sono sicuramente i tempi. L’acquisizione di questi crediti è di vitale importanza per chi vuole partecipare al prossimo concorso per i docenti non abilitati e, nonostante i recenti dubbi sul possibile slittamento del concorso all’anno prossimo, per studenti e laureati si tratta di una corsa contro il tempo. Dal momento che non si hanno certezze sulla data del concorso, correre ai ripari è l’unico modo per non restare esclusi.
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