Marco Picecchi, amministratore delegato della At Phone, un call center di Alzano Lombardo in provincia di Bergamo, apre nuove sedi della sua azienda al centro e al sud Italia. La società di Picecchi si occupa di gestione e recupero crediti e lavora per grandi banche, clienti commerciali e società finanziarie. Più che una mossa espansionistica, quella dell’imprenditore Picecchi, è una necessità.
Infatti, come da lui dichiarato in un’intervista a ”La Repubblica”, nel bergamasco non riesce ad assumere personale: “Questa è la realtà, inutile girarci intorno – prosegue Picecchi – Per reperire collaboratori le abbiamo provate tutte: i classici annunci su portali web, canali specializzati e agenzie ma non c’è stato nulla da fare. Da queste parti nessuno sembra interessato alla nostra offerta di lavoro. Se uno è bravo da noi guadagna 1.100 euro al mese”.
Ed ecco che decide di aprire nuove sedi a Paternò (Catania) e Latina, dove la richiesta di lavoro è maggiore. La scelta si è rivelata saggia, in quanto sono già stati assegnati circa 300 posti tra le due sedi.
Probabilmente in quel di Bergamo la crisi economica è meno sentita rispetto alle regioni in cui sono state aperte le nuove sedi, dove, il lavoro è più una necessità che una richiesta. Tuttavia, quella dell’At Phone è un’offerta con un contratto che prevede un salario minimo e sarà incrementato in base ai risultati ottenuti da ogni singolo centralinista.