FameLab 2018, finale nazionale: in gara tre ricercatori catanesi

FameLab, il talent show della scienza, vedrà la sua finale nazionale la prossima settimana. In gara anche tre ricercatori catanesi, che in solo tre minuti cercheranno di convincere i giudici, esponendo un argomento scientifico in modo non banale.

Carlo Castruccio Castracani e Nunzio Tuccitto, vincitori della selezione catanese, saranno protagonisti alla finale di FameLab Italia 2018. Con loro anche Ivana Di Bari, terza classificata a Catania e rientrata nel gruppo dei 18 finalisti in seguito a un ripescaggio.

La competizione nazionale vedrà 9 città coinvolte, dalle quali sono stati selezionati i finalisti che parteciperanno alla finale in programma venerdì 20 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

I partecipanti avranno solo tre minuti per conquistare giudici e pubblico con il loro carisma, parlando di un tema scientifico in maniera chiara, ma non banale.

Tra i 18 finalisti ci saranno anche Luisa Alunni Solestizi, Serena Bertozzi, Anna Bonomini, Stefano Cinti, Antonio Condorelli, Lucia Gastoldi, Beatrice Gatto, Chiara Grasso, Riccardo Impavido, Luca Marisaldi, Diletta Mongiello, Edwige Pezzulli, Matteo Puviani, Giuseppe Terlizzi, Ivano Triggiani. Il vincitore italiano volerà a Cheltenham per sfidare a giugno i finalisti dei 31 Paesi che partecipano alla finale internazionale in Gran Bretagna.

Vediamo chi sono i finalisti catanesi di FameLab Italy 2018:

Carlo Castruccio Castracani, dottorando in Neuroscienze all’Università di Catania, si occupa di oncologia molecolare e studia il ruolo di particolari enzimi coinvolti nella crescita del tumore. Nella sua presentazione – “Basta un poco di zucchero” – parla della produzione e trasformazione di energia a livello cellulare.

Nunzio Tuccitto, ricercatore in Chimica fisica all’Università di Catania, studia la comunicazione molecolare e si occupa in particolare di progettare messaggeri molecolari. Nella sua presentazione parla del rapporto tra la simmetria e le proprietà delle molecole dei materiali, citando come emblematico l’esempio del diamante e del carbone.

Ivana Di Bari, dottoranda in Scienze chimiche all’Università di Catania, si occupa di fotochimica e drug delivery. Nel suo talk presenta alcune possibili innovazioni in campo nanomedicale.

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