Conseguire la laurea triennale senza presentare un elaborato finale. Il dipartimento di Culture, politica e società dell’università di Torino sembra fare sul serio inserendo la proposta nell’ordine del giorno del Consiglio fissato per il prossimo 18 aprile. Cosa ne pensano i diretti interessati di questa possibile svolta epocale?
Un sogno per tutte le matricole e allo stesso tempo un incubo per i già laureati che hanno investito non poco tempo nella stesura dell’elaborato. Stiamo parlando del possibile addio alla tesi di laurea per i corsi triennali avanzata all’interno dell’università di Torino.
L’idea di eliminare l’elaborato finale non piace ai laureandi che il 16 aprile, ovvero due giorni prima del Consiglio del dipartimento, si riuniranno in assemblea per scambiarsi idee e opinioni al riguardo. La proposta deriva dalla mancanza di docenti con i quali formare le commissioni esaminatrici. Sui social nel frattempo è già polemica.
“È un peccato. Dopo tre anni di studio si toglie la soddisfazione allo studente di portare qualcosa di suo e dimostrare quanto ha appreso durante il suo percorso di studi. Mi auguro vivamente che la cosa nasca e muoia a Torino!” commenta Sara, a cui si unisce Laura: “È l’unico momento per approfondire argomenti che ci stanno a cuore, per dimostrare ciò che abbiamo appreso e per fare ricerca utile ai futuri laureandi e non. Invece di spremervi le meningi per queste ‘genialate’ pensate a migliorare l’organizzazione”.
Polemico il commento di Luca, studente di medicina: “Secondo me è una stronz*** colossale. Tutto ciò viene fatto per abbattere i costi e velocizzare l’uscita dagli studenti dalle università in modo tale da avere più sovvenzioni visto che queste vengono elargite più per la quantità che per qualità”. Continua il futuro “dottore”: “Per quasi la totalità dei laureandi in medicina, è il momento più importante e delicato di transizione tra il nozionismo accademico e la pratica clinica. Penso tuttavia che ciò non riguardi solo le facoltà scientifiche. Aggiungo inoltre che personalmente il tempo dedicato alla tesi non è stato perso”.
Molti però sposano la possibile svolta di UniTo dato che “L’unico pregio della triennale è il fatto che prima di arrivare alla tesi grossa e importante della magistrale, uno ha la possibilità di esercitarsi e soprattutto di imparare a scrivere con tale elaborato. – questo il commento di Davide secondo il quale – Già adesso i professori si lamentano di tesi magistrali che sembrano scritte da bambini delle elementari”.
Per Elvy poi le istituzioni “hanno creato una situazione di enorme dispendio di tempo e di risorse per noi giovani… mentre prima era molto più semplice accedere sia ai posti di lavoro, sia terminare la carriera universitaria. Qualche sconto di pena, almeno per noi giovani studenti, ci sta”. A questi commenti proabolizione dell’elaborato triennale si unisce anche quello di qualche temerario per cui bisognerebbe “abolire proprio la tesi in generale, visto che sappiamo bene la fine che fanno. Buttate nella spazzatura o usate come sostegno per le gambe delle scrivanie”.
C’è da dire che la l’elaborato finale contribuisce alla votazione finale e spesso consente di alzare la media fino al massimo della valutazione e all’eventuale lode. Se la tesi dovesse scomparire, il voto finale risulterebbe quindi solo dalla media dei voti ottenuti negli esami del triennio. A questo punto, la domanda sorge spontanea: qual è l’importanza e il valore della tesi di laurea triennale? Rappresenta ancora un momento fondamentale del percorso dello studente universitario?
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