Garanzia Giovani, in Sicilia un vero e proprio fallimento

Garanzia Giovani in Sicilia: il fiasco della prima edizione del progetto tra problemi e intoppi. Che ne sarà della seconda?

La Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Grazie a questo progetto sono stati stanziati fondi diretti ai paesi europei con il più alto tasso di disoccupazione, tra cui, è risaputo, troviamo l’Italia. Il piano, in teoria, prevede orientamento, formazione e tirocini rivolti ai giovani senza lavoro under 30, per guidarli verso un tanto agognato contratto di lavoro. Ma, per quanto riguarda la Sicilia, tutto ciò è stato difficile da mettere in pratica. 

Infatti la prima edizione del piano ha sollevato un polverone, tra ritardi nei pagamenti degli orientatori e poche effettive opportunità date ai partecipanti.

In primo luogo, vista la bassa remunerazione degli organizzatori da parte del dipartimento regionale del Lavoro, adesso nessuno vuole avere a che fare con questo progetto. Per non parlare poi dei risultati ottenuti, di gran lunga deludenti rispetto alle aspettative. Infatti, dopo il boom di partecipanti registrato proprio in Sicilia, è stato rilevato che ben pochi di loro ha trovato un lavoro come sperava. I dati parlano chiaro: è stato garantito un impiego soltanto a circa 8 mila degli oltre 186 mila iscritti al programma, circa il 4.3%, contro la media nazionale del 25,4%. Le cose sono ben diverse nelle regioni del Nord Italia. In particolare, in Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia si arriva al 35% di assunzioni tra gli iscritti a Garanzia Giovani, praticamente più di uno su tre. Inoltre, molti di loro ottengono presto un contratto a tempo indeterminato.

È paradossale che proprio in Sicilia, regione con un altissimo numero di disoccupati, le cose funzionino peggio che altrove. Non resta che sperare in una buona riuscita della seconda edizione di questo progetto, il cui futuro, però, non appare proprio roseo.

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