Arriva la pubblicità su WhatsApp? Potrebbe essere questa la domanda più ovvia dopo le prime informazioni fornite da alcuni beta – tester. In realtà, di certo ancora vi è poco ma chi ha avuto un’anteprima dei futuri termini di servizio in seno al futuro aggiornamento – quelle informazioni che fin troppo spesso gli utenti bypassano, cliccando su “Acconsento”, – ha captato l’intenzione di inserire nel social contenuti pubblicitari.
Come già accaduto per altri aggiornamenti, WhatsApp rimarca sempre più l’ormai risaputa familiarità con gli altri social di marca Zuckerberg, quali Facebook e Instagram: lo dimostra, ad esempio, l’introduzione delle descrizioni. Saranno di circa 500 caratteri e verranno visualizzati ogni volta che un nuovo membro verrà aggiunto ad un gruppo.
A preoccupare gli utenti non dovrebbe essere solo la pubblicità invasiva, quanto, piuttosto, il passaggio di informazioni personali tra Facebook e WhatsApp. I contenuti sponsorizzati, infatti, sarebbero gli stessi già presenti su Facebook e cioè quelli di aziende o utenti con profili business che promuovono la propria attività mediante monetizzazione, versando quindi regolari contributi a Facebook, in maniera tale che le inserzioni a pagamento si frappongano sulle bacheche degli utenti e, in teoria, spingano i nuovi a curiosare.
Ovviamente, WhatsApp non possiede una bacheca e l’applicazione dello stesso meccanismo non sarebbe possibile: tuttavia, sarebbe lo stesso sistema a generare messaggi pubblicitari automatici, per tutti gli utenti, offrendo contenuti sponsorizzati di quelle stesse pagine presenti su Facebook e, teoricamente, più “vicine” al singolo utente; questo renderebbe indispensabile la trasmissione dei dati personali, da WhatsApp a Facebook, fornendo informazioni specifiche – come il numero di telefono – e realizzando una connessione per la raccolta dati tra i due social, cui non tutti sarebbero propensi. In più, sarebbero le singole aziende o attività a scegliere se estendere la propria campagna promozionale su WhatsApp o se limitarsi al social dal colore blu.
Non resta dunque che aspettare il rilascio ufficiale dell’aggiornamento per dare prova concreta di ipotesi che, al momento, restano tali in base alla lettura dei codici da parte dei beta – tester.