Le lauree umanistiche al servizio della tecnologia: più lavoro e più guadagno

Le lauree umanistiche riscoprono di avere un ruolo fondamentale nel lavoro di oggi, andando oltre e contraddicendo i luoghi comuni che cercano di svalutare e scoraggiare le prospettive lavorative. Questo è quanto emerge da due report che danno la carica per un riscatto agli umanisti.

Le cosiddette “scienze umanistiche“, venivano già date, da tempo, per spacciate e non ritenute in grado di poter proiettare gli “umanisti” verso un futuro lavorativo. Ma ciò viene smentito dalle stesse prospettive economiche che, negli ultimi tempi, vanno a favorire anche e soprattutto le lauree umanistiche.

Infatti, basta notare che proprio a Milano, i licei classici hanno registrato un boom di iscrizioni; ma a dare una discreta rivalutazione dei corsi umanistici è un report “dell’American academy of arts and sciences“. L’academy rivela che sono anche gli studi delle arti liberali a consentire margini di entrate e soddisfazione uguali agli altri titoli di studi. Il reddito annuo medio degli umanisti, come riporta l’academy, è quello di 52 mila dollari per chi ha conseguito solo una triennale, 72 mila dollari per chi ha anche la magistrale. Un reddito certamente più basso di quello che possono percepire gli ingegneri, ma comunque elevato, che permette – secondo uno studio di Almalaurea – agli stessi umanisti di avere un tasso di soddisfazione finanziaria uguale a quella dei laureati in scienze economiche: 7,5 su 10.

Non solo negli States, ma anche in Italia – come si è visto dal tasso di soddisfazione – le lauree umanistiche assumono un ruolo più autorevole. Ciò emerge anche del report “Il lavoro in Italia nel 2027” – nato dopo la fiera dell’ExpoTraining 2017 e stilato da informatici ed esperti di marketing -, che proietta i dati in merito al tipo di mansioni e professioni ricercato; dove il 24% di domande di lavoro verteranno sulle materie umanistiche.

È normale domandarsi perché le scienze umanistiche stanno ribaltando i luoghi comuni e ascendono finalmente in campi lavorativi fondamentali del mondo del lavoro contemporaneo? Proprio il report dell’American academy of arts and sciences, dà una risposta significativa a questa domanda. Emerge, infatti, che l’11% degli umanisti riesce a far carriera nel management. Inoltre, viene rivelato che alcuni professionisti vengono riconvertiti in settori come quelli dell’Ict (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione) e anche come quelli della finanza, delle vendite e dei servizi. Ciò perché proprio le imprese nel mondo digitale e del tech ricercano quelle competenze intellettive peculiari degli umanisti.

Advertisements

Sfrutta i vantaggi di TEMU destinati agli studenti universitari per ottenere un pacchetto buono di 💰100€. Clicca sul link o cerca ⭐️ apd39549 sull'App Temu!

Una cosa sorprendente è data dal campo della robotica e dell’I.A. (intelligenza artificiale). Esperti linguisti e di semiotica possono fornire una base per l’istruzione dei robot, mettendo in pratica la cosiddetta tecnica del “machine learning”. Ma sarebbe un lavoro incompleto: pertanto, è possibile che siano i filosofi a poter dare un aiuto nel campo della morale e dell’etica, potendo ricoprire il ruolo dell’automation ethicist, che si occuperanno di valutare gli impatti economici e sociali dell’automazione ma, soprattutto, con l’obiettivo di “dare un senso” alla macchina creata per instaurare un dialogo con i dipendenti umani.

Insomma, gli umanisti rappresentano – agli occhi degli imprenditori – una parte indispensabile dell’azienda, che viene arricchita da quell’approccio teorico umanistico estendibile a qualsiasi campo lavorativo, persino nel mondo della tecnologie avanzate e soprattutto della comunicazione.

Vengono smantellati quei luoghi comuni, quelle “credenze” e “consuetudini” – possiamo dire, humiane -, parte della società contemporanea, che preferisce alcune volte sottovalutare e accantonare le figure degli umanisti. Linguisti, esperti di comunicazioni, professioni letterarie, filosofi e storici, possono definitivamente ritagliarsi una piccola parte dei settori tecnologici e imprenditoriali.

Redazione

Pubblicato da
Redazione

Articoli recenti

Meteo Sicilia, 1° maggio tra sole e pioggia: tempo instabile nell’Isola

Meteo Sicilia, 1° maggio di tempo instabile nell'Isola: previsto sole su alcune città e piogge…

27 Aprile 2024

1° maggio, cosa fare a Catania: tra musica, sagre e gite fuori porta

Ancora indecisi su come trascorrere la giornata del 1° maggio? Ecco alcune idee di eventi…

27 Aprile 2024

Ricchi e Poveri in concerto, tappa anche in Sicilia: dove e quando

I Ricchi e Poveri tornano in Sicilia con una nuova data del loro Summer Tour:…

27 Aprile 2024

Caso SeeSicily, “buco” di 10 milioni di euro: Corte dei conti avvia indagine

Il buco di bilancio da oltre 10 milioni di euro legato al caso "SeeSicily" ha…

27 Aprile 2024

Incidente in Sicilia, 3 feriti: il più grave trasferito in elisoccorso a Catania

Nuovo incidente in Sicilia: il bilancio è di tre feriti, dei quali uno è stato…

27 Aprile 2024

Ponti primaverili: Catania è tra le mete preferite dai turisti

Catania è tra le mete più gettonate dai turisti in Italia per i ponti primaverili…

27 Aprile 2024

Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.

Privacy Policy