Categorie: Attualità

Arriva dall’Italia il cocktail del futuro: saranno già pronti in bustina

Gli "alcolici in bustina", ottime come se appena prodotte da un barman, sono già in commercio. E ce ne sono per tutti i gusti

Sin dal 2015, la startup Drink Delivery consegna elementi per creare i propri cocktail a casa, addirittura fino alle quattro di notte. È però da allora che ci si accorge che, nella totalità della popolazione, sono davvero poche le persone che sanno creare un cocktail con le proprie mani. Da qui l’idea di Luca Quagliano, fondatore di una delle imprese che saranno sempre più gettonate nel futuro: NIO (Needs Ice Only), che vende nientemeno che buonissimi cocktail già pronti… in bustina!

Sebbene la prima impressione possa stranire, le bevande alcoliche in bustina sono la risposta ad una tendenza che va crescendo di giorno in giorno: le serate a casa. Sempre più spesso, infatti, le persone organizzano i propri appuntamenti – cene, film, compleanni – nelle proprie abitazioni, un po’ per ripararsi dalle temperature estreme (il gelido inverno o la torrida estate), un po’ per comodità oppure semplicemente perché si è impossibilitati. Questo è il caso di Quagliano che, da padre, non può permettersi più le serate come un tempo, ma che non ha decisamente rinunciato alla voglia di bere un buon cocktail.

Da qui l’idea: se non si è capaci di creare un cocktail da soli e se si è anche impossibilitati ad uscire, quale miglior soluzione se non avere la propria bevanda preferita già pronta, a casa, a cui serve aggiungere solo del ghiaccio? Le bustine hanno la forma di quelle contenenti i CD, la bevanda al loro interno è prodotta da veri e propri barman e si ha già un’ampia scelta, sebbene i favoriti siano come sempre i cocktail italiani: il Negroni e il Milano – Torino.

La notizia più bella? Le bustine sono già in vendita. Costano 4,50 euro l’una, possono essere anche in confezioni combinate. Per ora, l’unico posto disponibile dove trovarle è sulla piattaforma online della startup. Ma è solo un inizio, in quanto il mercato dei cocktail può essere definito “inesplorato” ed una novità del genere, già apprezzatissima da hotel e ristoranti senza barman, si farà sicuramente spazio, vendendo in futuro nei negozi monomarca o in franchising.

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