Tutti sanno ormai che la prudenza nell’utilizzare la tecnologia non è mai abbastanza; sebbene sia necessario evitare inutili allarmismi, inserire i propri dati online significa – non lo si può negare – esporli ad un possibile pericolo che non era concepibile nemmeno nel passato più recente.
Per evitare di esporsi a questa minaccia l’utente medio dovrebbe tutelarsi seguendo semplici accorgimenti quali navigare su siti web sicuri e fare attenzione qualora si decida di scaricare un’app sul proprio dispositivo. Un’analisi portata avanti da Google e dall’Università di Berkeley in California mostra come milioni di account sono stati rubati o truffati con svariate tecniche differenti.
Se il furto di profili è già un grave danno personale, lo è forse ancora di più quello di dati bancari, pratica ormai tristemente diffusa. Nel 2017 diverse minacce sono state incontrate dai dispositivi più comuni come PC, Mac, Android e iOS:
Xavier
Malvertising di Android, Xavier consiste in una libreria di pubblicità installate in una serie di app Android che infetta il dispositivo rubandone i dati. Almeno 75 app contengono questo virus, e per proteggersi basta consultare la lista di app infette e cancellarle dal device.
Pinkslipbot
“Worm” che scarica malware per rubare dati bancari, Pinkslipbot è in grado di catturare ciò che viene digitato dalla tastiera del dispositivo, e ad oggi si contano circa 500mila computer infetti. Ma niente panico, se si rischia di prendere il virus tramite siti web compromessi o mail con allegati infetti basta prevenire fornendosi di un buon antivirus (McAfee dispone di uno strumento per rimuovere proprio questo virus).
NotPetya
Forse il più famoso del 2017. Si tratta di un malware capace di crittografare tutti i file sul proprio dispositivo, disposto a sbloccare il tutto sotto pagamento. L’unica cosa da fare è non cedere assolutamente al pagamento del riscatto (cosa invece fatta da Uber, intaccata da un malware simile), bisogna invece disconnettersi dalla rete, ripristinare il sistema ad una versione precedente e riprendere i file in backup.
OSX/Dok malware
L’inattaccabile Macbook Apple non è purtroppo immune dai malware. Il virus, capace di intercettare il traffico HTTPS, riesce a sostituirsi all’App Store, avverte l’utente presentandogli l’avviso di un problema di sicurezza sul pc e chiede l’aggiornamento della password amministratore, il tutto per impossessarsi del sistema. Per non venire infettati non bisogna aprire un file che potrebbe arrivare via mail chiamato “Dokument.zip”.
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