Dopo accese polemiche e non pochi ostacoli, l’osteopatia entra tra le professioni sanitarie, grazie all’approvazione del Ddl Lorenzin.ย
Un 2017 che si chiude con una grande novitร per i tre mila osteopati iscritti sul registro ufficiale Roi: il Ddl Lorenzin, approvato in senato con 148 sรฌ e 173 no, ha sancito il riconoscimento dell’Osteopatia come professione Sanitaria a tutti gli effetti.
“Un risultato atteso da tempo e fortemente voluto dal Registro che in questi tre anni ha partecipato attivamente all’iter di approvazione del provvedimento”, ha dichiaratoย Paola Sciomachen, presidente del Roi.
Per completare l’opera iniziata dal decreto bisognerร , perรฒ, definire le competenze professionali e l’appropriato curriculum formativo, a fronte del parere tecnico scientifico delย Consiglio Superiore di Sanitร (Css) e con accordi sanciti in Conferenza Stato-Regioni e conย accordi presi in Conferenza Stato-Regioni. Un successivo decreto ministeriale dovrร , inoltre, definire l’ordinamento didattico della formazione universitaria, secondo quanto stabilito dall’articolo 3bis del provvedimento.
“Si partirร dalla definizione delle competenze dell’osteopata,ย – conclude la Sciomachen – un passaggio fondamentale per delineare i confini e gli ambiti della professione all’interno del Sistema Sanitario Nazionale. In tal senso, presto presenteremo la nostra proposta di Core Competence che porterร successivamente a definire il Core Curriculum, ossia gli standard formativi necessari per l’esercizio della professione dell’osteopata”.
L’osteopatia dovrร ora farsi valere come professione anche all’interno dell’opinione pubblica, per arrivare al pieno riconoscimento, ma il primo grande passo รจ stato giร fatto.