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Fedeli: “Laurearsi con 110 e lode non significa sapere insegnare”

La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha esposto le proprie riflessioni di fine legislatura, evidenziando i successi del proprio lavoro, dall’alternanza scuola-lavoro al nuovo reclutamento degli insegnanti.

C’è confusione. Alternanza non è orientamento al lavoro: è conoscenza del lavoro. Alternanza scuola-lavoro non è apprendistato, non è stage non è tirocinio”, ha affermato Valeria Fedeli su Tribunapoliticaweb.it , riflettendo sull’operato del suo Ministero durante questa legislatura.

Per accompagnare tutto il processo dell’alternanza scuola-lavoro è stato varato, a detta della Ministra, un portale che sarà presentato il 16 dicembre, insieme alla carta dei diritti e dei doveri degli studenti. Inoltre, è necessario che questo processo continui ad essere perseguito, non abbandonato, anzi che diventi strutturale: così l’alternanza scuola- lavoro  è anche un modo per superare le differenze nei percorsi formativi fra Nord, Centro e Sud.

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Siamo a fine legislatura, quali sono i fatti più importanti realizzati con il suo lavoro? A questa domanda la Fedeli risponde con soddisfazione “Prima di tutto le deleghe della legge 107. Vi è il nuovo reclutamento degli insegnanti. Il tema è la qualità formativa. Vinci il concorso, ma poi devi continuare la formazione perché non è automatico che tu prenda 110 e lode in matematica e poi sappia insegnare. Se vogliamo puntare sulla società e sull’economia della conoscenza, il valore della professione dei docenti dall’inizio dei cicli scolastici fino all’università, è decisivo. Sono anche soddisfatta di aver qualificato la delega sulla formazione professionale che, a questo punto, non è più di serie B.  E anche l’intervento sulla cultura umanistica e i linguaggi. In sintesi, sono otto deleghe qualificanti che disegnano un modello molto più qualitativo e innovativo della scuola italiana”.

In secondo luogola Ministra ha indicato il risultato di aver fatto iniziare l’anno scolastico con tutti i docenti in classe. Successo che la Fedeli ha intenzione di rinnovare nel 2018.