“Ai Cittadini di Catania, terra di accoglienza, per essersi fatti carico di uomini, donne e bambini provati dai lunghi viaggi lungo le rotte dell’Africa e dell’Asia verso un futuro sostenibile, per averli salvati dal mare, curati, rifocillati, accolti, offrendo, a chi non ce l’ha fatta, un posto nella propria terra per l’ultimo rifugio dell’anima”.
Così comincia la motivazione con cui, nell’Aula Magna della John Cabot University di Roma, la giuria della XXIV edizione del Premio Volontariato Internazionale organizzato dalla Focsiv (Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario), ha assegnato a Catania una menzione speciale nell’ambito del prestigioso riconoscimento andato quest’anno ad Adriano Coni, responsabile delle relazioni istituzionali della Rai, Alessandro Giussani, responsabile del centro corporate di Ubi Banca e Sonia Mondin, presidente del Movimento adulti scout Masci.
Il Premio Volontariato Internazionale organizzato dalla Focsiv (federazione costituitasi nel 1972, che raggruppa organizzazioni non governative italiane di ispirazione cristiana attive nel campo della solidarietà con i paesi in via di sviluppo) è un riconoscimento assegnato a quanti si contraddistinguono nell’impegno contro ogni forma di povertà ed esclusione e per l’affermazione della dignità e dei diritti di ogni donna e uomo, dimostrando così impegno costante a favore delle popolazioni dei Sud del mondo.
Il suo prestigio è avvalorato dal fatto che gli è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica ed è sotto l’alto Patrocinio del Parlamento Europeo e ha ricevuto i patrocini del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, del Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali, dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e della Responsabilità Sociale Rai.
Nella motivazione Catania viene descritta come “Una terra dove non si sta cercando di risolvere solo il problema, spesso drammatico, dell’accoglienza, ma dove si può sperimentare un nuovo modello di società, partendo dall’impegno di ogni singolo cittadino. Un luogo da dove imparare come convivere ed accogliere senza rumore, dove si costruiscono, giorno dopo giorno, regole, pratiche ed abitudini che possono essere utilmente replicate in contesti diversi, per una pacifica convivenza”.