Lo storico liceo classico del Catanese ha vinto il secondo premio alla prima edizione del torneo nazionale di dibattito a squadre.
A spuntare il secondo posto al primo torneo nazionale di dibattito è stato l’Aetna Team, la squadra catanese composta da Giuliana Vento, Rebecca Leonardi, Emilio Agosta e Tommaso Nigra. Il gruppo di studenti, in rappresentanza dello storico liceo classico “N. Spedalieri”, ha portato a casa la medaglia d’argento vinta al termine dello scontro finale con I.I.S.S. pugliese “Pietro Sette” di Santeramo Colle.
Le Olimpiadi, durante le quali si sono confrontati i team di altre 18 regioni d’Italia, si sono proposte l’intento di sviluppare le competenze logico-argomentative dei giovani studenti partecipanti, nonché le capacità analitiche dei dati e dei contenuti socio-culturali, tutto all’interno della cornice dell’educazione alla cittadinanza e all’ascolto reciproco. Se fino a poco tempo fa il dibattito si presentava, infatti, come oggetto di scuole di perfezionamento e tornei, adesso sta guadagnando sempre più spazio anche all’interno della scuola pubblica ed è per tale ragione che il Miur ha deciso di individuare un polo di riferimento per ogni regione e uno nazionale.
Il polo siciliano sarà, per l’appunto, il liceo Spedalieri, componente anche della Rete nazionale “Wedebate”, realizzando per altre 36 scuole della Regione, di ogni ordine e grado interessate al progetto, un piano di formazione che proseguirà attraverso l’impegno degli studenti e ai partecipanti alla Rete, nella convinzione che attraverso il dibattito possa passare la trasmissione dei contenuti e la formazione civica, sociale e culturale dei futuri cittadini.
Non a caso, il tema centrale del torneo 2017 è stato proprio “I paesi del G20, per salvare il pianeta dal riscaldamento globale, devono adottare obiettivi di riduzione delle emissioni globali di CO2 più ambiziosi rispetto a quelli degli Accordi di Parigi”. Gli studenti dello Spedalieri, premiati alla presenza del ministro Fedeli, si sono detti entusiasti e più che soddisfatti dell’esperienza altamente educativa e formativa.
“Confronto, emozioni, rispetto: dibattere è confrontarsi rispettosamente e immedesimandosi nell’altro. Superata l’emozione del parlare davanti al pubblico”, spiega Rebecca, membro dell’Aetna Team, “è stato fondamentale sentirsi parte di una squadra; in una società in cui l’affermazione del singolo è l’unica cosa che conta, il debate insegna invece la collaborazione e il sostegno in vista di un successo condiviso. Non siamo partiti con l’obiettivo di vincere, ma con quello di divertirci confrontandoci, e così è stato: questa è la più grande soddisfazione e va oltre qualsiasi riconoscimento meritocratico”.