Il “Buy nothing day”, la giornata dei non acquisti, è la risposta alle tendenze consumistiche alimentate dal Black Friday.
C’è chi non aspetta altro tutto l’anno, che arrivi il Black Friday per fare acquisti scontati anche quando non si ha la necessità di comprare nulla e c’è invece chi risponde a queste logiche del consumismo, non comprando assolutamente nulla per ventiquattro ore. Da un lato abbiamo i fan,i malati dello shopping, o semplicemente gente normale che spera di risparmiare negli acquisti, dall’altro abbiamo i più aspri detrattori del Black Friday, ovvero i sostenitori della giornata “Buy nothing day”.
Il “Buy nothing day”, che si celebra nello stesso giorno del Black Friday, o il giorno successivo, si è diffuso a partire dal 1992 in Canada e poi negli Stati Uniti, e in anni più recenti è arrivato in Europa. Le regole per partecipare sono semplici, come si legge sul sito inglese dedicato a questa giornata di protesta si legge: occorrerà che per 24 ore ci si disintossichi dallo shopping, e quindi chiunque può partecipare purché passi una giornata senza spendere. Lo stop di 24 ore dei consumi è infatti considerato sia un esperimento personale sia una dichiarazione pubblica, in quanto, riporta il sito inglese “l’anarchia del Black Friday è ormai diventata un assurdo fenomeno distopico, il Black Friday risucchia la vita dalle piccole imprese, che non possono competere con questo spietato taglio dei prezzi”.
E vi chiederete, come si fa con gli acquisti necessari, ad esempio se dovesse mancare qualche genere di prima necessità in casa? Se ci fosse davvero questo bisogno, occorrerà, per rimanere coerenti alla giornata antishopping, ignorare i grandi rivenditori, e prendere l’impegno di sostenere negozi e attività commerciali indipendenti. I più radicali, inoltre, si astengono non solo dagli acquisti ma anche dall’uso di qualsiasi dispositivo elettronico che “consumi” energia e soldi: quindi niente smartphone, niente navigatore, niente tablet e persino niente collegamento a internet. Restare disconnessi per un giorno permette anche di non cadere nella tentazione di aderire a una delle centinaia di offerte scontate che ci arrivano da tutti i canali possibili.
Infine, in rete circolano diverse idee su come aderire e come trascorrere la giornata contro gli acquisti e contro il consumismo: si può restare a casa con amici e parenti senza mischiarsi alla folla in cerca di offerte, oppure organizzare quella che è stata chiamata la “passeggiata zombi”, durante la quale tutti gli “zombi” partecipanti barcollano senza meta intorno a negozi, supermercati e centri commerciali, non comprando nulla e fissando in modo assente le vetrine. C’è poi, ancora, chi approfitta della giornata lontano dai negozi per immergersi nella natura e celebrare la sua bellezza gratuita.
Sono due mondi messi a confronto: quello sostenuto dalle logiche del capitalismo e del consumismo alimentate dal Black Friday, ed il suo opposto che si fa promotore di un consumo consapevole e di uno stile di vita semplice, a favore dell’essenziale e del necessario, inesorabilmente contro il superfluo.