Concorso scuola docenti 2018: non basterà certificare l’acquisizione dei 24 CFU ma sarà necessario valutare tali competenze anche durante il concorso. Annunciate le modalità.
La questione dell’acquisizione e certificazione dei 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche necessarie per accedere al concorso docenti 2018 è stata una delle più discusse e ingarbugliate negli ultimi mesi. Dopo la lunghissima attesa per conoscere le modalità di acquisizione di questi 24 crediti che quasi nessuno degli aspiranti insegnanti possiede per intero, arrivano altre informazioni sulla questione e, in particolare, sul modo in cui la conoscenza di questi 24 CFU sarà valutata.
Perché sì, non basterà acquisire e certificare l’acquisizione di questi crediti per accedere al concorso, ma bisogna anche dimostrare la conoscenza dell’insegnante in relazione a queste discipline che saranno valutate nel corso della seconda prova d’esame del concorso. Le conoscenze dell’aspirante insegnante in tale ambito sono, infatti, fondamentali per iniziare il percorso FIT, delle conoscenze che la diranno lunga sulla sensibilità e sull’attitudine dell’insegnante nei confronti del futuro lavoro che intende svolgere.
Anche Manuela Ghizzoni, membro della VII Commissione cultura alla Camera, durante il convegno organizzato dall’ANFIS sul nuovo sistema di reclutamento dei docenti, ha ribadito l’importanza di valutare queste conoscenze, dichiarando che tali crediti sono “uno strumento di autovalutazione dell’aspirante docente rispetto ai fondamenti della sua professione”. Per questo motivo, sarà importantissima la seconda prova d’esame, una prova che dovrà essere “capace di intercettare le primordiali competenze e sensibilità”.