Recentemente è stata pubblicata la graduatoria di supplenza per il personale ATA, ovvero tutte quelle attività di collaborazione scolastica negli istituti come segretari e bidelli. Tale graduatoria, come quelle di istituto, ha valenza triennale e ha fatto subito gola a quanti aspirano ad un posto di lavoro.
È stato previsto, tuttavia, un numero esorbitante di domande: sono pervenute 2 milioni di domande di iscrizione alle graduatore ATA e pertanto si è calcolato che soltanto 1 persona su 100 potrà godere di un incarico del genere. Il sindacato Anief-Cisal ha denunciato siffatta situazione, ritenendola indice della grave crisi occupazionale del nostro paese: un interesse così acceso per lavorare a scuola, chiaramente causato dall’esigenza di trovare occupazione, non trova però riscontro con l’offerta lavorativa, in quanto si tratta sempre di incarichi determinati, anche brevi, con uno stipendio mensile che sarà anche inferiore ai 1000 euro mensili a causa dei recenti tagli. Tuttavia, afferma perentoriamente il sindacato, questo numero di domande indica quanto sia ancora importante non solo per gli studenti ma anche per gli adulti la scuola, un punto fermo nella nostra società sebbene il governo continui a scoraggiare tale interesse.
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