Si era sicuri, fino a poco tempo fa, che il concorso 2018 fosse unico, regolamentato da alcuni requisiti d’accesso come l’acquisizione dei 24 CFU; tuttavia recentemente il Miur ha pubblicato delle varie note secondo le quali i concorsi saranno due: uno per gli abilitati con tre anni di servizio, l’altro per i non abilitati. Il primo bando dovrebbe uscire a breve, entro il 30 settembre del 2017.
Il concorso per i docenti abilitati sarà una prova agevolata che consisterà in una sola prova orale; la selezione dovrebbe partire dunque già all’inizio del 2018. L’abilitazione (o la specializzazione per il sostegno), requisito fondamentale per la partecipazione, deve essere stata conseguita entro maggio 2017, ma è prevista un’iscrizione con riserva per coloro che conseguiranno la specializzazione del sostegno entro giugno 2018. L’unica prova orale non prevederà un punteggio minimo, sarà dunque una mera formalità che tutti potranno superare e che avrà contenuto didattico-metodologico. Al termine di questa prova, verrà stilata una graduatoria su base regionale la cui iscrizione è a cura dell’interessato, alla quale le scuole attingeranno; i docenti dovranno fare solo un anno di tirocinio, che corrisponde all’ultimo del triennio del Fit. Quando questi docenti diventeranno di ruolo (vale a dire al termine di quest’anno di tirocinio), la graduatoria sarà soppressa. Le modalità di svolgimento di questa prova orale sono ancora tutte da definire, ma certamente il Miur fornirà ulteriori delucidazioni nel bando che sarà pubblicato a breve.
La domanda più pressante sui social e su tutto il web è divenuta, a questo punto, quando sarà pubblicato il bando per il concorso dei docenti non abilitati. Certamente è probabile che tale concorso subirà uno slittamento, in quanto il Miur dovrà prima sbrigare la graduatoria degli abilitati, ma nesuna nota ministeriale ha finora smentito la precedente notizia, secondo la quale il bando sarebbe pubblicato a marzo 2018. Si ricordi che per accedere al concorso dei non abilitati bisogna possedere i 24 CFU in materie antropo-psicopedagogiche, per le quali ci si deve informare presso le università pubbliche o telematiche per un massimo di 12 CFU, e che consisterà in tre prove: la prima verterà sulle materie della propria classe di concorso, la seconda si baserà sui 24 CFU e la terza sarà un colloquio orale di natura metodologico-didattica e sulla conoscenza della lingua inglese; il superamento del concorso non fornirà la cattedra né il contratto, ma permetterà l’accesso al tirocinio triennale retribuito denominato Fit, superando il quale (con il benestare del superpreside) si avrà l’agognata cattedra.
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