È iniziato il countdown per tutte le aspiranti matricole di Medicina e Odontoiatria, che stamattina hanno sostenuto il temuto test d’ammissione.
Circa 66 mila candidati, in tutta Italia, oggi hanno varcato i cancelli delle università italiane per realizzare un sogno: indossare l’ambito camice bianco e diventare medici. Per superare il test, occorreva rispondere a 60 quesiti di cultura generale, biologica, chimica, matematica, fisica e logica in 100 minuti.
Ma tra ogni candidato e il raggiungimento dell’obiettivo c’è una lunga strada tutta in salita. Quest’anno infatti gli iscritti ai test per Medicina sono aumentati, ma allo stesso tempo sono diminuiti i posti sul territorio nazionale: solo un candidato su 7 riuscirà a superare il test.
Erano 2600 i candidati che oggi hanno svolto la prova all’Università di Catania per 262 posti in Medicina e 20 in Odontoiatria. Tra questi, molti ex liceali ma anche tanti ragazzi che stanno riprovando a realizzare i loro desideri, come Giada, 20 anni di Catania, che ha già frequentato un anno di Odontoiatria presso Unict.
“È stato stancante, – è questa la prima impressione di Giada – non tanto per il test che di per sé è un’ora e quaranta, ma per tutto il tempo precedente. La convocazione era alle 8.00, ma stamattina hanno aperto e iniziato a chiamare alle 8.40. Però ho visto che eravamo organizzati meglio, per lo meno nel settore dove ero io: eravamo solo in 100”.
“Il test mi è sembrato più difficile dell’anno scorso, però accessibile. – ci racconta – Era facile la parte di chimica rispetto alla logica, che invece questa volta presentava più domande ambigue. Personalmente ho avuto un po’ di problemi con matematica e fisica, perché provengo da un liceo classico. Anche biologia era abbastanza accessibile eccetto per qualche domanda”.
“Per ma la cultura generale è stata un po’ più complicata dell’anno scorso. – continua – Quest’anno è uscita una domanda sui Patti Lateranensi del 1929; nel dettaglio, il quesito chiedeva cosa fosse rimasto dei Patti nella Costituzione: c’erano 5 alternative che si differenziano solo per due parole. Un’altra era su un libro d Hopkins, che sono sicura che abbia scritto lui, ‘Dal bing bang ai Buchi neri’”.
“Purtroppo non si possono fare previsioni sul punteggio minimo, – conclude Giada – ma sicuramente sarà più basso rispetto all’anno scorso. Se entro, chiederò il passaggio da Odontoiatria a Medicina”.
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