Un ricerca condotta negli Stati Uniti, dimostrerebbe come il cervello della donna funzioni diversamente, rispetto a quello dell’uomo, per quanto riguarda emozioni ed impulsi.
Quante volte sarà stato discusso di come uomini e donne si approccino in maniera differente al mondo degli impulsi e dell’emotività? A confermare finalmente una teoria già consolidata nel comune sentire, un’equipe di ricercatori statunitense che avrebbe fotografato il diverso funzionamento dell’encefalo femminile in materia di impulsi, empatia ed emozioni.
Si tratta di uno studio condotto su un campione di 119 volontari sani e di ventiseimila pazienti affetti da disturbi psichiatrici di vario genere. La ricerca, condotta dalle cliniche Amen, specializzate nel trattamento dei disturbi comportamentali e dell’umore, è stata coordinata dal fondatore della clinica, lo psichiatra Daniel Amen, e pubblicata sul Journal of Alzheimer’s Disease.
L’indagine potrebbe aiutare a capire e curare malattie mentali ormai molto diffuse come l’Alzheimer. Nello specifico, la ricerca è stata mirata all’elaborazione di alcune foto del cervello in attività, tramite la tecnica dello Spect (Tomografia a emissione di fotone singolo), grazie alla quale si è osservato come nel cervello femminile alcune aree ricevano un maggior afflusso di sangue rispetto a quello dell’uomo.
Tra queste aree si trova la corteccia prefrontale, in cui i circuiti nervosi sono addetti al controllo dell’empatia e alla capacità di collaborazione, intuizione e autocontrollo. Un’ulteriore area maggiormente attiva nel cervello femminile sarebbe, inoltre, il sistema limbico che regola disturbi quali l’ansia, l’insonnia, la depressione e i disturbi dell’alimentazione.
Questo studio potrebbe rappresentare una vera svolta nel campo della ricerca cerebrale, non esistendo, di fatto, alcuna teoria sulle diversità tra cervello maschile e femminile, e potrebbe dunque aiutare a comprendere perché alcuni disturbi psichiatrici si manifestino diversamente in uomini e donne.