Scuola

SCUOLA – Messe a disposizione: non tutti possono inviarle, ecco chi è escluso

Essendo scaduto il bando di iscrizione alle graduatorie di istituto III fascia, le domande di messa a disposizione (le cosiddette Mad) sono l’unica possibilità che gli aspiranti docenti hanno per insegnare e ottenere brevi incarichi di supplenza. Ma non tutti possono inviarle.

Recentemente è stata emanata una circolare dal ministero che ha fatto luce su un dubbio che molti docenti hanno avuto: non tutti possono inviare le Mad. Infatti le domande di messa a disposizione possono essere inviate solo da coloro che non sono iscritti in nessuna graduatoria e solo per una provincia a scelta; qualora alle segreterie pervengano più domande, gli istituti daranno la precedenza ai docenti abilitati. Si tratta di una novità rispetto agli anni passati, quando tutti potevano inviare Mad incondizionatamente; la nuova decisione è probabilmente basata sul tentativo di non intasare le graduatorie per dare a tutti la possibilità di insegnare. Inoltre la Mad avrà valore di una vera e propria autocertificazione legale: bisogna inserire subito gli estremi del proprio titolo magistrale affinché gli istituti possano verificare la concordanza con le classi di concorso.

Di fatto però nessuno sembra conoscere questa circolare del Ministero (risalente all’anno scolastico scorso e avente come oggetto “Istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze“) e tutti continuano a mandare tali domande, ritenendo che esse non siano disciplinate. Bisogna comunque fare estrema attenzione, affinché le proprie domande di Mad non vengano invalidate e non si corra il rischio di non poter insegnare.