È stato approvato sabato dalla commissione di Bilancio della Camera un emendamento alla manovrina che blocca l’attività dei bus low cost di Flixbus. Dopo l’attacco contenuto all’interno del Milleproroghe, questi è il secondo blitz realizzato contro la multinazionale.
L’emendamento Ventricelli, infatti, non fa altro che riproporre ciò che era già presente nel Milleproroghe, con l’unica differenza che le novità sarebbero attuate a partire dal 30 ottobre. Nello specifico è previsto che l’autorizzazione ad operare su tratte inter regionali sarà concessa dal ministero solo alle società che svolgono come prima attività quella del trasporto. Flixbus non appartiene a questa categoria, poiché opera servendosi di mezzi e autisti di piccoli operatori terzi, utilizzando il suo marchio per gestire organizzazione e prenotazioni .
L’ex premier Matteo Renzi ha abbracciato la causa Flixbus, testimoniando solidarietà per l’azienda e sperando in un intervento politico che possa difendere il libero mercato. In risposta alle dichiarazione di Renzi, l’amministratore delegato di Flixbus Italia, Andrea Incondi, su Il Foglio ha dichiarato: Mi piacerebbe incontrare Matteo per raccontargli la nostra storia e di come in questo Paese l’innovazione venga osteggiata dalle corporazioni che spesso trovano una sponda politica. Lo vorrei portare su uno dei nostri autobus, fare un viaggio insieme durante il quale gli posso raccontare come è nato il nostro progetto, i ragazzi che ci lavorano dentro, la visione che abbiamo, tutta questa bellezza che sposa benissimo il pensiero che lui ha sull’Europa, sul futuro, sui giovani, sul digitale, sulla mobilità”.
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