Dipartimenti eccellenti italiani: a Catania spicca Giurisprudenza

La facoltà di Giurisprudenza di Catania si riveste di prestigio e nella classifica pubblicata dal ministero dell’Istruzione è seconda solo a Bologna. 

Un fiore all’occhiello per l’Università degli Studi di Catania: il dipartimento di Giurisprudenza è un’eccellenza italiana e a dirlo è la graduatoria pubblicata sul sito del ministero dell’Istruzione la scorsa settimana. La ricerca che ha permesso di definire la graduatoria è stata condotta dall’ ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) sulla base dell’abilità dei professori e ricercatori dei 180 dipartimenti d’eccellenza ammessi alla selezione. Tra i vari indicatori esaminati dall’Agenzia Nazionale ci sono il valore dell’Indicatore standardizzato di performance dipartimentale (ISPD) e la Valutazione della qualità della ricerca (Vqr).

Per quanto riguarda l’ISPD, il dipartimento catanese si è distinto riportando un punteggio pari a 100 su 100 e anche la qualità della ricerca si è attestata ad un livello eccellente. Al dipartimento andranno i 271 milioni di euro previsti annualmente dalla legge di Bilancio 2017. Oltre a questo, Giurisprudenza a Catania può vantare 12 e 13 aree CUN (Consiglio Universitario Nazionale) presenti nel dipartimento e un numero di addetti pari ad 81. Il prestigioso risultato non è solo un riconoscimento di merito ma si pone anche come stimolo a rafforzare e valorizzare l’eccellenza della ricerca. Come previsto dalla legge di Bilancio 2017, infatti, il dipartimento di Giurisprudenza, selezionato tra i 180 eccellenti riceverà in media 1,350 milioni di euro annui.

Leggi anche: UNIVERSITÀ – La classifica dei 180 dipartimenti d’eccellenza secondo il Miur 

Simona Lorenzano

Cresciuta ad Agrigento, terra in cui ha respirato la grecità a pieni polmoni, consegue la maturità presso il Liceo Classico Empedocle. La passione per la salute e il benessere la spingono a laurearsi in Infermieristica a Catania. Scrive su Live UniCT sin dal primo anno di università e continua a coltivare il suo amore per la scrittura, la musica e le discipline umanistiche. Per citare Plinio il Vecchio: “Non lasciar passare neanche un giorno senza scrivere una riga”.

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