Il ministero dell’Istruzione e quello dell’Economia hanno raggiunto un accordo che apporta delle importanti novità sul piano delle assunzioni dei docenti. Molti i posti a disposizione a tempo indeterminato. Soddisfatta la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, ma rimane qualche dubbio per i docenti meridionali trasferiti al Nord.
Secondo le più recenti disposizioni, per ogni anno scolastico erano state previste le assegnazioni a 15.100 supplenti. La notizia di ieri pomeriggio conferma il raggiungimento dell’intesa tra il Miur e il Mef riguardo questi posti: per l’anno scolastico 2017/2018 i 15.100 posti saranno trasformati in assegnazioni da coprire con docenti di ruolo a contratto a tempo indeterminato.
Dunque, una decisione che permetterà a molti di sperare con maggiore convinzione nell’ottenimento di un’assunzione definitiva. Questi 15.000 si vanno ad aggiungere ai circa 21.000 posti che rimarranno liberi dopo i pensionamenti e a quelli già disponibili che sono circa 16.000. Si raggiunge così un totale di circa 52.000 posti per le assunzioni a tempo indeterminato.
In sintesi, i 52.000 posti messi a disposizione, quest’estate saranno suddivisi in tre fette: il 60% saranno soggetti a nuove assunzioni, il 30% ai trasferimenti e il 10% a passaggi di cattedra e di ruolo. Sarà interessante per i docenti del Mezzogiorno che già quest’anno si sono trasferiti al Nord, capire quanti dei 15.100 posti destinati ai contratti a tempo indeterminato riguarderanno posti in scuole del Sud Italia. Un’informazione cruciale per capire quanti di loro avranno l’opportunità di avvicinarsi alle loro provincie di origine.
In realtà, un’analisi della situazione occupazionale riguardante i diversi istituti italiani, rivela già qualche indiscrezione a tal proposito. Infatti, la maggior parte dei posti a tempo indeterminato disponibili per il prossimo anno scolastico saranno collocati negli istituti del Nord Italia. Dettaglio che fa prevedere la conferma del trasferimento di migliaia di docenti del mezzogiorno presso le sedi del Settentrione, scuole che potranno porre fine all’endemica carenza di personale a cui sono state soggette nel corso dell’anno scolastico in corso. D’altra parte per chi attende di essere assunto nelle graduatorie provinciali ad esaurimento e da quelle degli ultimi concorsi, questa notizia potrebbe anche essere considerata una boccata d’aria fresca che riaccende la speranza di un’assunzione a tempo indeterminato.
Questa intesa è stata possibile grazie ad un preventivo lavoro svolto in sede di lavoro sulla legge di Bilancio 2017, attraverso il lavoro svolto coordinatamente, ma non senza qualche duro braccio di ferro, tra il ministero dell’Istruzione e quello dell’Economia. Un investimento che permette di “trasformare ciò che oggi è organico di fatto in organico di diritto” afferma la ministra Fedeli, specificando che questa manovra permette di “scegliere di continuare a investire sulla qualità della formazione delle e dei docenti, mettendo al centro gli interessi di studentesse e studenti, famiglie, insegnanti”.