Un pacchetto di servizi del decreto sul diritto allo studio prevede importanti novità per gli studenti: esonero delle tasse scolastiche, sussidi didattici, borse di studio e l’istituzione di una Conferenza Nazionale.
Buone notizie dalla riforma del diritto allo studio, contenuta nel decreto sul diritto allo studio della Buona scuola: si triplicano le risorse, in particolare per quanto riguarda borse di studio per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per l’acquisto di libri scolastici (gratuiti, invece, per gli alunni delle scuole primarie), la mobilità e il trasporto verso la scuola e l’accesso a servizi di natura culturale. Vengono stanziati fondi, inoltre, per l’acquisto di sussidi didattici e strumenti digitali per tutte le scuole che accolgono alunni con disabilità. Stanziati anche 2,5 milioni di euro all’anno, a partire dal 2017, per la scuola in ospedale e per l’istruzione domiciliare per garantire il diritto all’istruzione anche agli studenti ricoverati in ospedale, in case di cura o in riabilitazione.
Una novità importantissima è, poi, quella che riguarda l’esonero delle tasse scolastiche per gli studenti del quarto e del quinto anno delle superiori. Un esonero calcolato in base all’Isee delle famiglie degli studenti e che si applicherà a partire dall’anno scolastico 2018/2019 per gli studenti iscritti al quarto anno e a partire dall’anno scolastico 2019/2020 per gli studenti del quinto.
L’ultima novità della riforma riguarda l’istituzione di una Conferenza nazionale con l’obiettivo di una governance più partecipata. Alla conferenza, il cui compito è quello di monitorare l’attuazione delle misure sul diritto allo studio e di scrivere un rapporto ogni tre anni, parteciperanno: associazioni dei genitori e degli studenti, consulte provinciali di studenti, il ministero dell’Istruzione, il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, le Regioni e i Comuni.