Lo stato tedesco è alla ricerca di manodopera qualificata da inserire nel proprio mercato del lavoro. Medici, infermieri, ingegneri e tecnici informatici le figure più richieste.
Negli ultimi anni, complice di certo la crisi economica ma anche un certo desiderio di riscoperta del mondo e di maturazione tramite un’esperienza lavorativa all’estero, sono sempre più numerosi i giovani italiani che scelgono di lasciare il Paese verso nuovi lidi in cui poter tentare la fortuna. Non stupisce affatto che le mete predilette da questi ultimi siano stati membri dell’UE, e che il Paese più gettonato da neolaureati e diplomati italiani sia proprio la Germania, la quale può vantare il secondo più basso tasso di disoccupazione all’interno della comunità europea (il 4,2% nell’anno 2016). Ma la Germania sarà davvero quella terra promessa patrocinata ormai dal comune sentire? Ebbene sì, ma non per tutti.
Già a partire dal 2012 lo stato tedesco ha avviato una campagna di accoglienza finalizzata a incentivare i flussi migratori di lavoratori stranieri all’interno dei propri confini, con lo scopo di ovviare all’annosa questione della carenza di manodopera qualificata che affligge il Paese. Secondo recenti studi condotti dall’ente per il lavoro tedesco (Iab), sarebbero necessari, infatti, almeno quattrocento mila nuovi impiegati l’anno per mandare avanti e promuovere il mercato professionale sul lungo termine. Il crescente calo demografico ha, infatti, sottratto a specifici ambiti di lavoro le risorse umane necessarie a rimpiazzare le unità ormai prossime al pensionamento. Quali sono, tuttavia, le professioni più richieste dalle aziende e dagli enti pubblici?
Tra i mercati che risentono maggiormente della mancanza di professionalità, si trova in prima linea quello della sanità, sia pubblica che privata; ospedali e ambulatori sono alla continua ricerca di medici qualificati di ogni categoria ma anche di infermieri. Si tratta delle due categorie professionali più stimate della nazione, con retribuzioni annue tra le più elevate. Ottime opportunità lavorative si offrono, però, anche ai laureati in ingegneria, richiestissimi dalle aziende tedesche di automobili ed elettrodomestici, ma anche gli specialisti in genio civile godono di buone possibilità d’impiego in Germania. Queste figure, oltre che essere in possesso di ottime conoscenze tecniche, devono altresì essere esperte nel campo della tecnologia dell’informazione e delle telecomunicazioni. La Germania, infine, seleziona centinaia di ricercatori laureati in materie scientifiche, dalle scienze naturali alle discipline matematiche all’informatica. Difatti, non soltanto gli istituti di ricerca necessitano di giovani talenti, ma persino le aziende private, tra tutte quelle farmaceutiche e chimiche, riscontrano notevoli difficoltà a trovare laureati in queste discipline. Qualunque sia la propria specializzazione, a ogni modo, i laureati in questi corsi possono beneficiare di ottime prospettive professionali e salariali, con retribuzioni di partenza che variano dai trentacinque ai quarantamila euro annui.
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