La notizia è ufficiale: entro fine anno prenderanno il via i concorsi per l’assunzione di infermieri e tecnici, i posti da ricoprire in Sicilia saranno numerosi.
Dopo la pubblicazione in Gazzetta si procederà con l’assunzione dei precari che attendono da anni un posto di lavoro stabile, inoltre si parla di circa 1.500 unità che potrebbero venire assunte prossimamente. Il blocco di assunzioni verificatosi negli ultimi anni ha causato l’immobilità di numerosi vincitori di concorso, tra anestetisti e rianimatori, che non sono riusciti mai a raggiungere le corsie. Insieme a loro, anche i primari vincitori di concorso che, ormai, da lunghi anni attendono l’immissione in ruolo. In particolare sono coinvolti coloro che hanno maturato tre anni di precarietà alla data del 31 ottobre 2013.
Per quanto riguarda infermieri e anestetisti alcune delle assunzioni saranno le seguenti, per le altre si dovranno attendere ulteriori novità, fermo restando che il numero di immissioni sarà all’incirca di 87:
Alcuni dei primari, già vincitori di concorso, andranno a operare nelle seguenti sedi:
Ciò comporterà una maggiore efficacia dei servizi sanitari in Sicilia che saranno accompagnati da ulteriori assunzioni che avverranno per concorso. Si attendono, infatti, i seguenti bandi:Urologia e Medicina trasfusionale a Villa Sofia-Cervello a Palermo, Cardiochirurgia al Policlinico di Palermo, Urologia e Malattie dell’apparato respiratorio al Garibaldi di Catania, unità di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza, unità di Anestesia e Rianimazione e Radioterapia all’Asp di Siracusa, Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza a Marsala, Anestesia e Rianimazione a Castelvetrano, Cardiologia con unità di terapia intensiva coronarica ad Agrigento, Cardiologia con Utic, Medicina d’accettazione e d’urgenza, Anestesia e Rianimazione a Sciacca, Anestesia e Rianimazione ad Agrigento.
L’assessore alla salute, Baldo Guicciardi, ha dichiarato: “Voglio ringraziare il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha parlato della Rete ospedaliera della Sicilia come esempio da seguire per le altre Regioni italiane. Adesso, siamo pronti ad accogliere tutte le osservazioni e riflessioni da parte di sindacati e rappresentanti istituzionali del territorio per eventuali modifiche, consapevoli che entro il 31 dicembre del 2018 il sistema sanitario siciliano dovrà essere allineato alla rete”.
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