Il Governo dovrà fare un passo indietro sulla modifica dell’ammissione all’esame di maturità : sarà necessario raggiungere la media del sei in ciascuna materia.
Tra i punti della riforma sull’esame di maturità , vi era anche la modifica dei requisiti da possedere per l’ammissione. Il cambiamento non è piaciuto alla VII Commissione cultura, che impone al governo un passo indietro.
Tra le deleghe della riforma scolastica, era stata avanzata la proposta di modificare i requisiti di ammissione alla maturità : gli alunni avrebbero potuto essere ammessi ottenendo una media generale del sei. Ciò stava a significare che anche alunni con insufficienze avrebbero potuto accedere all’esame. Ma la proposta non supera il vaglio della VII Commissione cultura.
Si torna quindi al vecchio metodo: potranno sostenere l’esame solo gli alunni che raggiungeranno la sufficienza in ogni materia. Invece, hanno superato la verifica della Commissione, le altre modifiche avanzate con la riforma sulla maturità , che saranno applicate a partire dall’anno scolastico 2017- 18. Quindi addio quizzone della terza prova, e benvenute prove Invalsi. Queste saranno svolte durante l’anno scolastico, assieme al nuovo test sulla conoscenza della lingua inglese. Rimane come prima prova nazionale quella di Italiano e la seconda prova, come consueto, varierà a seconda dell’indirizzo scolastico. Infine l’orale comprenderà anche l’esperienza nell’attività di alternanza scuola- lavoro.
Una novità da sottolineare riguarda il credito scolastico, che potrà essere attribuito fino a 40 punti, mentre nel colloquio orale e nelle prove scritte il punteggio massimo da poter raggiungere sarà di 20 punti.
Leggi anche: SCUOLA – Tutte le info sugli esami di Maturità 2017: date, materie e commissari esterni














