“L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto […] La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita”. Parola di Johann Wolfgang von Goethe, il celebre autore de I dolori del giovane Werther.
Seguendo il consiglio dello scrittore tedesco, una vacanza in Sicilia è dunque d’obbligo: la prima cosa che viene in mente è senz’altro il meraviglioso mare con annesse località balneari (ragione per cui la “Trinacria” è una delle mete più gettonate della stagione estiva). Chi non ha mai sentito parlare della Scala dei turchi ad esempio, delle Isole Eolie, o della chilometrica spiaggia di Capo d’Orlando?
Ma la Sicilia non è soltanto mare. Lo confermano i dati della fruizione dei siti e musei regionali rilevati nel 2016 che segnano un aumento significativo rispetto all’anno precedente con un +11,68% di visitatori e un +13,52% di incassi.
Tra i luoghi di maggiore interesse ovviamente il Parco archeologico di Agrigento (vincitore del Premio Nazionale del Paesaggio e candidato per l’Italia al Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa), il Teatro Antico di Taormina e la Villa romana di Piazza Armerina ovvero quei siti talmente importanti da figurare nelle guide turistiche di tutto il mondo.
Aumenti rilevanti sono stati registrati anche a Catania e Palermo: il Teatro Romano e l’Odeon di Catania hanno quasi raddoppiato gli incassi nel 2016 mentre il Museo archeologico Salinas, riaperto lo scorso luglio, grazie ad una campagna di comunicazione particolarmente efficace sui social network ha raggiunto i 60.931 visitatori con un aumento di circa ventimila unità.
Parlando di arte e siti archeologici non possiamo tralasciare la menzione per le città di Ragusa e Siracusa. La prima oltre ai 18 monumenti patrimonio dell’Unesco – tra cui spicca il duomo di San Giorgio, emblema del barocco e costruito all’indomani del terremoto del 1693 – è ricca di reperti antichi custoditi al Museo archeologico ibleo. Altri siti d’interesse sono poi Kamarina (città antica realizzata su tre colli) e Kaukana con resti archeologici di una città portuale greco-romana ed insediamento bizantino.
A Siracusa troviamo invece l’Orecchio di Dioniso, grotta artificiale lunga 65 metri il cui nome venne coniato da Caravaggio per la rassomiglianza dell’ingresso della cavità con l’orecchio umano e Ortigia, da sempre il cuore della città aretusea e luogo suggestivo il cui duomo dalla facciata barocca è costruito inglobando il tempio greco di Athena. Tra i siti culturali merita menzione il Museo archeologico nazionale “Paolo Orsi” intitolato all’archeologo studioso delle civiltà elleniche e preelleniche, costruito nel parco Villa Landolina e che è il più moderno della Sicilia.
Insomma, Sicilia terra di musei, arte e cultura!
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