In questi giorni abbiamo visto un piccione viola svolazzare sulla nostra bacheca e chi di noi non si è chiesto da dove arrivi e come mai sia diventato in così breve tempo un fenomeno virale? Disegnato dall’illustratrice Syd Weller fa parte di un set di stickers chiamato “Trash Doves” che era stato inizialmente creato per iOS ma che è poi arrivato anche su Facebook.
Pare che sia stata la Thailandia il responsabile dell’approdo sul web del simpaticissimo piccione viola, facendone, senza nessun motivo, un “meme” mondiale che ha addirittura un hashtag personale #purplebird. Si tratta dunque di un adesivo, che sta davvero spopolando su Facebook e che si configura come una moda non solo italiana, che rappresenta un piccione dalle forme un po’ imperfette e che si muove in modo repentino. Cosa significa?
Avendo origini thailandesi il piccione porta con sé, volando qua e là per il web, il suo carattere esotico nonostante sia comunque un volatile che si trova in tutto il mondo. In Italia è arrivato tramite la pagina Facebook “La parte strana di internet”, da quel momento il social network ha tinto di viola bacheche, post e commenti. Il sistema di condivisioni anche questa volta ha portato la novità del momento in giro per il mondo con un semplice click e di questo il grafico Syd Weller ha voluto ringraziare la Thailandia con un video e un disegno particolare in quanto proprio da lì è partita la condivisione a manetta dei suoi adesivi Facebook.
Sarà contento Francesco Totti di ritrovare piccioni in bacheca dopo aver espresso in una delle serate del festival di Sanremo una sua preferenza per la canzone di Povia di qualche anno fa, “Vorrei avere il becco”, ma indicata da lui come “Il piccione”, più in riferimento al soprannome ironico che i giocatori della Roma danno all’aquila simbolo della Lazio.
Ad ogni modo, se non sapete cosa postare in questi giorni, state tranquilli, basterà un piccione viola per suscitare un sorriso!