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San Valentino, cinque aneddoti curiosi da conoscere sulla festa degli innamorati

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Sta per arrivare San Valentino. Il 14 febbraio non si festeggia solo l’amore di coppia, ma l’amore in tutte le sue sfaccettature.

Nonostante il giorno di San Valentino sia stato inizialmente istituito per ricordare il martire ucciso sotto ordini dell’imperatore Aureliano con l’accusa di aver celebrato matrimoni tra cristiani e pagani illegalmente, è già dall’inizio del millennio che il 14 febbraio comincia ad essere inteso nel suo attuale significato, ovvero come festa degli innamorati. Che sia per merito di Geoffrey Chaucer o per la fondazione a Parigi dell’Alto Tribunale dell’Amore, i tempi in cui questo giorno assume il suo significato attuale sono molto antichi. Nel 1537, Enrico VII decide di istituire ufficialmente la tradizione di San Valentino, dichiarando il 14 febbraio un giorno di festa. Nel corso dei secoli sono poi intervenuti altri fattori importanti, come il consumismo e la commercializzazione su larga scala, che hanno tutti  senza dubbio contribuito a rendere San Valentino un giorno a cui mettere un piccolo bollino rosso sul calendario.

Parlando di questa giornata, in realtà sono presenti moltissimi aneddoti che spesso non vengono raccontati. Eccone qui alcuni davvero interessanti:

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  1. Nel giorno di San Valentino, vengono scambiati circa un miliardo di bigliettini d’amore in tutto il Mondo. Di conseguenza, questo rende San Valentino la secondo festa dell’anno in cui ci si scambiamo più biglietti d’auguri;
  2. Se invece vi rifiutate di celebrare San Valentino, nessun problema: la Finlandia è pronta ad accogliervi! Lì infatti San Valentino, “facilmente” traducibile con Ystävänpäivä, è la giornata dell’amicizia. E chi non ha degli amici a cui ricordare quanto vuole loro bene? Potete sempre festeggiare questa ricorrenza!
  3. Spesso ormai i bigliettini amorosi vengono firmate con tante X finali che stanno ad indicare dei baci. Ma sapete perché è così? Sembra infatti che nel Medioevo la gente, non sapendo scrivere il proprio nome, firmasse con una X. Dopo aver firmato, l’interessato baciava la firma per dimostrare la propria sincerità. Ed ecco com’è partita una delle usanze più comuni quando si parla di baci.
  4. A San Valentino i cioccolatini sono d’obbligo: le coppie se li scambiano a vicenda e i single ne mangiano per sé e per il/la potenziale partner. In realtà c’è un motivo ben preciso per cui il 14 febbraio il cioccolato raggiunge grandi incrementi nelle vendite: nel XIX secolo i dottori consigliavano infatti ai loro pazienti di mangiare del cioccolato per lenire il dolore dovuto ad un amore perduto. E poi non dite che il cioccolato non fa miracoli…
  5. Infine, altro must di San Valentino sono i fiori. Ma non dei fiori qualunque…rose rosse! Sì, perché questi fiori erano non solo i preferiti della dea Venere, conosciuta anche come dea dell’amore, ma il rosso delle rose è simbolo di un sentimento forte e profondo. Non a caso, quel giorno vengono vendute solo in Italia circa 15 milioni di rose! Nonostante il prezzo piuttosto caro di questo fiore e l’economia che non sempre è dalla nostra parte, la rosa rossa rimane uno dei fiori più apprezzati del 14 febbraio.

Non importa che siate soli o in coppia: in questo giorno è importante celebrare l’amore in tutte le sue forme.

A proposito dell'autore

Elide Barbanti

Nata a Prato il 27 Giugno del 1993, trascorre l'infanzia e l'adolescenza tra scaffali di libri e biblioteche e sviluppando un vivo interesse per la scrittura, specialmente quella giornalistica. Nel 2012, si trasferisce in Sicilia immatricolandosi al CdL di Lingue e Culture Europee, Euroamericane e Orientali presso la Facoltà di Scienze Umanistiche a Catania. L'anno successivo, decide di reimmatricolarsi presso la S.D.S di Lingue e Letterature Straniere a Ragusa al CdL di Mediazione Linguistica e Interculturale, dove attualmente studia lingue orientali.