Nell’era della tecnologia e dell’emancipazione totale ci ritroviamo ad essere spiati come mai prima d’ora. Eh sì, a mancare è proprio la privacy, tanta libertà ma pochissima possibilità di nasconderci da curiosi ed indiscreti. WhatsApp sta per diventare una nuova spia dell’ICT.
Utilizzata ogni giorno da milioni di utenti, l’app che rappresenta il servizio di messaggistica istantanea più utilizzato al mondo, sta per introdurre un’altra funzione: si tratta della localizzazione in tempo reale degli utenti. Ed ecco subito schierarsi due scuole di pensiero: da un lato i puristi della privacy, che vedono in questa novità una violazioni della propria libertà, dall’altro i maniaci del controllo che gioverebbero dell’introduzione della localizzazione, per esempio i genitori per controllare i figli quando questi sono in giro con gli amici.
C’è di buono che non si tratta di un’impostazione automatica, ma dev’essere l’utente a fare sapere dove si trova, decidendo anche a chi farlo sapere. E’ ovvio però che se il nostro partner o qualcuno a noi caro ci chiede di condividere con lui la nostra posizione, se non abbiamo nulla da nascondere non avremo alcun problema a farlo. E se invece non fossimo in così buona fede?
Dopo i beta tester, che hanno osservato e constatato attentamente i risultati del “Live location tracking”, pare che WhatsApp sia pronto a lanciare questa nuova funzione e ad estenderla dunque a tutte le versioni. Tra le possibilità offerte dalla localizzazione, come abbiamo detto c’è quella di decidere con chi condividere la posizione, ma anche quella di stabilirne la durata, che può andare da pochi minuti all’infinito. Potrebbe essere un’ottima idea per gli amici che si mettono in contatto tramite gruppi creati proprio su WhatsApp. Ovviamente però, questo non gioverebbe ai ritardatari che dicono di essere già partiti da casa quando in realtà stanno per entrare nella doccia!
Tra le altre novità che dovrebbero essere introdotte nell’app, ce n’è una che invece dovrebbe fare contenti tutti: si tratta del tasto “undo”. Consiste nella possibilità di modificare o addirittura cancellare un messaggio appena inviato. Unica clausola per farlo è che il messaggio non sia stato letto dal destinatario prima di questa nostra operazione. Distratti e pentiti, dunque, avranno un’altra chance.
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