Nell’anno scolastico 2015/2016 652.641 studenti delle scuole secondarie di II grado hanno partecipato a percorsi di alternanza Scuola-Lavoro a fronte dei 273.000 dell’anno 2014/2015, segnando un +139% di ragazzi interessati e nell’anno 2016/2017 il numero si è ampliato di altri 18.000. Cresce dunque il coinvolgimento e la partecipazione al progetto, ma soprattutto cresce l’interesse verso il mondo dell’impresa.
Certamente, da quando la legge Buona Scuola ha reso obbligatoria l’alternanza scuola-lavoro, la partecipazione degli studenti è aumentata a dismisura. Il MIUR ha stretto accordi con sedici grandi realtà Accenture, Bosch, il Consiglio Nazionale Forense, COOP, Dallara, ENI, il Fondo Ambiente Italiano, FCA, General Electric, HPE, IBM, Intesa Sanpaolo, Loccioni, McDonald’s, Poste Italiane e Zara, aziende che offrono svariati percorsi formativi che stanno sempre più catturando l’interesse degli studenti.
Inoltre, l’Italia si posiziona al primo posto in Europa per il numero di studenti che hanno ottenuto la certificazione “Entrepreneurial Skills Pass” (Esp): 840 studenti italiani hanno superato l’esame su 3.438 in 17 Paesi. ESP. Esp è una certificazione internazionale che attesta conoscenze teoriche e pratiche in ambito economico, finanziario e imprenditoriale; gli studenti che l’hanno ottenuta potranno inserirla nel proprio curriculum, così da essere notati maggiormente dalle aziende. “Con l’Alternanza quest’anno 1,15 milioni di studenti faranno un’esperienza di lavoro come didattica. Mentre nel contesto del Programma Operativo Nazionale per la scuola ci saranno alcune misure dedicate al rafforzamento delle competenze sull’imprenditorialità che, mettendo le scuole in rete, permetteranno agli studenti di sviluppare autonomia e responsabilità” dichiara il ministro dell’istruzione Valeria Fedeli.
Insomma, la scuola italiana marcia sempre più in stretta cooperazione con il mondo della produzione, dei servizi e del commercio. Sebbene questo abbia incontrato forti critiche in passato, è innegabile che questo progetto sta ampliando gli orizzonti del futuro degli studenti, tutelati da documenti stilati alla fine dell’anno 2016 come la Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti in alternanza e la Cabina di Regia MIUR-Lavoro, che hanno il compito di migliorare il coordinamento dell’apprendistato e di rendere questa esperienza a tutti gli effetti un’esperienza lavorativa.
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