La Notte nazionale del liceo classico giunge alla sua terza edizione e coinvolge sempre un maggior numero di licei classici di tutta Italia. Un’iniziativa aperta a tutta la cittadinanza per conoscere e scoprire il valore del “Classico”.
La brillante idea di questa iniziativa culturale è partita dal professore Rocco Schembra, il quale insegna Latino e Greco presso il Liceo classico Gulli e Pennisi di Acireale, capofila di questa iniziativa. L’idea del professore siciliano ha avuto grande successo sin dalla prima edizione, avvenuta nel 2015, e continua a crescere, tanto che quest’anno, giunti alla terza edizione, si contano ben 367 licei aderenti.
Ma in cosa consiste esattamente la Notte del Classico? La locandina dell’evento parla chiaro. Si tratta di rappresentazioni teatrali, letture animate, concerti, performance, mostre fotografiche, degustazioni e chi più ne ha più ne metta. Naturalmente la varietà degli spettacoli, che sono tenuti dagli studenti, è a discrezione di ogni liceo che sceglie liberamente quali reputa i più adeguati in linea con le proprie esigenze organizzative. L’organizzazione di un evento come questo richiede, infatti, lavoro straordinario sia per i docenti che per gli alunni, i quali, dopo aver deciso su che tipo di performance concentrarsi, devono trovare insieme il modo migliore per metterla in pratica, di fronte ad un vasto pubblico. L’obiettivo di questa iniziativa nasce dall’evidenza empirica che il Liceo classico registra da un po’ di tempo a questa parte un calo degli iscritti e dalla volontà di far riscoprire a tutti, giovani ed adulti, il valore del patrimonio culturale dei classici, greci e latini. D’altra parte il Classico rappresenta le nostre radici storiche più profonde, in quanto italiani ed in particolar modo siciliani.
Si attende, dunque, la partecipazione non solo dei genitori dei futuri iscritti e degli studenti stessi, ma anche degli ex alunni e di quanti credono ancora che l’esistenza del Liceo Classico sia necessaria, perché convinti che, con la morte degli studi classici, si distruggano anche le fondamenta della nostra civiltà.
Il giorno prescelto quest’anno è venerdì 13 gennaio. Il Liceo Classico Mario Cutelli, capofila della Rete Nazionale dei Licei Classici, durante la mattinata, avvierà una catena umana da via Firenze n. 202 (sede principale del Liceo) fino alla Villa Bellini, all’ingresso della quale i partecipanti si fermeranno per leggere alcuni articoli della Costituzione italiana e dei brani letterari. La catena proseguirà verso Piazza Università, dove verranno letti altri testi, per poi sciogliersi all’ingresso del teatro antico di via Vittorio Emanuele II. Similmente, nel programma stilato dal Liceo Classico Gulli Pennisi, pioniere di quest’idea, è prevista alle 17:30 una sfilata da Piazza Dante Alighieri (Acireale), che vedrà coinvolti anche i docenti.
Più che di notte vera e propria, l’evento avrà poi ufficialmente inizio dal tardo pomeriggio. Dalle 18:00 alle 24:00 si darà vita in tutti i licei classici catanesi -poichè tutti hanno aderito- a interpretazioni di banchetti di età classica e concerti tenuti con violino e piano, come nel Classico C. Marchesi, o, come nel Liceo Classico Nicola Spedalieri,a lezioni spiegate dagli studenti, volte a far comprendere agli spettatori, che la cultura classica non è carta morta, ma vive ancora negli autori contemporanei o nella cultura giuridica (saranno presenti Avvocati e Magistrati del Foro di Catania). Ricchissimo i programmi di tutti, accomunati soprattuto dallo stesso spirito di rinascita culturale in tempi così bui e, allo stesso tempo, di prosecuzione del passato rivissuto alla luce di nuove chiavi interpretative, usufruendo delle vecchie arti classiche(danza e musica) e delle nuove tecniche multimediali (video, fotografia), plasmando da letture spettacoli vivi ed entusiasmanti.