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Questo Capodanno sarà più lungo di un secondo: ecco spiegato perché

Nei vostri cenoni di Capodanno tenetene conto: l’anno 2016 durerà un secondo in più. Si tratta di un secondo intercalare, che ha la funzione di sincronizzare gli orologi atomici con il rallentamento della rotazione terrestre.

Come tutti sappiamo, siamo in costante movimento nell’universo poiché la terra ruota intorno all’asse terrestre, al sole e ad un braccio della via lattea.  Nel tempo, però, le distanze fra i corpi celesti e le forze attrattive tra stelle e pianeti cambiano, e questo significa che non siamo mai nello stesso punto dell’universo e che, in pratica, ogni giorno è leggermente diverso da un altro. Ecco perché non esiste un orologio in grado di misurare perfettamente il trascorrere del tempo. Esistono tuttavia gli orologi atomici, ma sono troppo precisi e di tanto in tanto devono essere sincronizzati con il reale cammino della Terra. L’ultima sincronizzazione avrà luogo questa notte; ed è il motivo per cui l’imminente Capodanno durerà un secondo in più rispetto agli altri.

Quando a Greenwich, il luogo vicino a Londra dove per convenzione c’è il fuso orario di riferimento della Terra, saranno le 23:59:59 si passerà straordinariamente alle 23:59:60 prima che scatti la mezzanotte, con l’arrivo del nuovo anno. Essendoci i fusi orari di mezzo, questo significa che per circa mezzo mondo sarà il 2017 a durare un secondo di più e non il 2016. L’Italia, per esempio, ha un fuso orario avanti di un’ora rispetto a quello di Greenwich: quando sarà mezzanotte nel Regno Unito, da noi sarà già l’una del nuovo anno, quindi il secondo intercalare cadrà subito dopo le 00:59:59.

Chi ha deciso quest’aggiunta di un secondo intercalare è stato l’International Earth Rotation Service – l’organismo internazionale con sede a Parigi che si occupa della gestione di vari sistemi internazionali di riferimento – nel 1972. Il secondo di “correzione” viene aggiunto solo quando ritenuto necessario e soltanto in date precise: la decisione di aggiungere un secondo al 2016 era stata confermata dall’IERS in un bollettino a luglio. Quest’organismo monitora la situazione avvalendosi della luce di galassie distanti, e quando lo scarto supera gli 0,9 secondi si introduce appunto questo secondo intercalare, cosa che per comodità avviene a giugno o a capodanno.

Il rallentamento consiste nel fatto che la rotazione della Terra dovrebbe durare 86.400 secondi atomici, ma l’attrazione gravitazionale del Sole e della Luna, con le maree, la non omogena distribuzione delle masse nel nucleo del pianeta (nel quale il tempo scorre più lentamente) e altri fenomeni su larga scala, come i grandi terremoti o la fusione di grandi ghiacciai continentali, alterano questo movimento, rallentandolo di circa 2 millesimi di secondo al giorno. Da questa sincronizzazione, per capirci, dipende il corretto funzionamento di aeroporti, mercati azionari, Internet e missioni spaziali per le quali sono fondamentali anche i miliardesimi di secondo.

Com’è possibile immaginare, questo secondo aggiuntivo non crea particolari problemi, ma il 30 giugno 2012 alcuni servizi collegati alla Rete hanno riscontrato difficoltà a gestire l’aggiunta di questo secondo causando un brevissimo blackout di sistemi come Mozilla, LinkedIn e Reddit, un problema che si spera non accadrà di nuovo: per contenere questi eventuali errori, infatti, alcuni paesi come gli Stati Uniti, l’Italia, la Francia e la Germania stanno studiando una misura alternativa che non è ancora stata resa ufficiale.

Ma cosa accadrebbe se nessuno introducesse questo secondo intercalare? Nel 2100 saremmo di due o tre minuti desincronizzati con la nostra stella, e nel 2700 di addirittura trenta minuti. Perciò armatevi di pazienza: il 2016 durerà ancora un secondo in più.

Francesco Arcolaci

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Francesco Arcolaci

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