Ricca di arte e impregnata di cultura, Catania è la meta scelta per progetti cinematografici che vanno al di là della mafia e degli stereotipi siciliani. E su questa scia si sono mosse Sara Auguiari e Angelica Lazzarin (rispettivamente madre e figlia), sceneggiatrice e regista di Red Shawl: la prima web series fanta-horror ideata e prodotta da due donne a Catania (le riprese sono state effettuate tra Catania, Palazzo Manganelli e il comune di Motta Sant’Anastasia). A completare lo staff, Elisabetta Fisichella, segretaria di edizione e Annalisa Lo Faro, assistente alla regia e make-up, anche loro rispettivamente madre e figlia. Uno staff al femminile che ha portato avanti un progetto ambizioso con un budget più che ridotto: tutti gli oggetti di scena, i costumi e le scenografie sono state fatte a mano con materiali riciclati e con una spesa di 30 euro.
Red Shawl nasce da un’idea per caso, tra un sorso di caffè e un altro, e si fonda su ricerche storiche e religiose. Si tratta di una serie composta da più episodi, tre dei quali sono già stati girati, il primo uscirà il 31 ottobre sul canale youtube Silver Screen Group. Il trailer ha già fatto il giro del web, suscitando la curiosità di appassionati e internauti.
Abbiamo scambiato una chiacchierata proprio con Sara Aguiari e Angelica Lazzarin, per andare a fondo sulla scelta di questo tema.
Com’è nata l’idea di mettere nero su bianco prima e sullo schermo poi, una serie con questo tipo di tema un po’ inusuale per Catania?
Sara: “Diciamo che l’idea è nata una mattina a colazione, mentre bevevamo il caffè. Io e Angelica condividiamo la stessa passione per il cinema, mi guarda e mi dice: «perché non facciamo una serie»? Le ho risposto «Perché no» e da lì è iniziato tutto. Essendo un’appassionata di storia, abbiamo iniziato subito a fare ricerche, a studiare testi e a mettere in piedi una storia.
Abbiamo due punti di vista molto diversi, nella maggior parte dei casi non siamo d’accordo, ma questo è uno scontro produttivo che aiuta a costruire qualcosa di buono, a formare idee sempre migliori.
Si tratta di una combinazione unica nella storia del cinema, non si sono mai visti staff composti da madre e figlia. Questo ci piace per provare ad abbattere le barriere del patriarcato di un mondo (quello del cinema) ristretto solo a figure maschili. Basti pensare che solo il 7% dei registi mondiali sono donne, una briciola in confronto”.
Quale messaggio volete far passare agli appassionati di cinema?
Sara: “Ci piacerebbe che si interessassero davvero alla trama, così complessa e ricca di storia. Ogni personaggio è stato costruito con una propria storia personale, per fare entrare ancora di più nella parte. E poi, cosa fondamentale, vogliamo che gli appassionati di cinema che vogliono entrare in questo mondo non si tirino indietro di fronte alle difficoltà. Noi con un budget ridotto e gli ostacoli che abbiamo incontrato, siamo riusciti a mettere insieme qualcosa di enorme. Possiamo dire che è stata una pazzia di gruppo. Ognuno ha aiutato come poteva. La passione è più forte dei soldi”.
Quali sono i vostri prossimi progetti?
Angelica: “I progetti in programma sono tanti. Al momento, speriamo di riuscire a trovare una casa di produzione per andare avanti con la serie. Inoltre, stiamo già lavorando su un lungometraggio drammatico tratto da una storia vera dal titolo “Oltre la soglia della solitudine”, incentrato su un manicomio psichiatrico della seconda guerra mondiale. E poi una trilogia di fantascienza, ma ancora è tutto top secret. Le idee non ci mancano, è la passione che ci spinge ad andare oltre”.
Ringraziamo tutto lo staff, gli attori e chi ci ha supportato.
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