I consensi giungono da numerosi schieramenti politici: Pd, M5s, Sel, Misto e ancora Fi e Sc. Sono inoltre ben 218 i parlamentari che hanno sottoscritto e presentato una proposta di legge a favore di quella che ormai è “una legalizzazione già nei fatti”, come l’ha definita Adriana Galgano (Sc) a fronte degli 8 milioni di consumatori.
In disaccordo la Lega, in seno alla quale Matteo Salvini ha dichiarato che preferirebbe la legalizzazione della prostituzione a quella della cannabis, perché – sostiene – “fino a prova contraria il sesso non fa male, la cannabis sì”.
Il promotore dell’Intergruppo, Benedetto Della Vedova (Misto) sostiene che con il proibizionismo “sono aumentati i consumatori, sono aumentati i soldi alle mafie e i processi”. Tra i favorevoli al progetto anche Roberto Giachetti (Pd), Luigi Manconi (Pd), Alessandro Di Battista (M5s), Luigi Di Maio (M5s), Giuseppe Civati (Misto), Stefano Fassina (Misto), Arturo Scotto (Sel), Pierpaolo Vargiu (Sc).
Stando ai sondaggi condotti dall’Ipsos, l’85% degli italiani ritiene le leggi contro la diffusione delle droghe leggere poco o per nulla efficaci. La stessa Direzione nazionale antimafia ha riconosciuto l’esito fallimentare delle operazioni condotte al fine di contrastare la diffusione dei derivati dalla cannabis.
Nello specifico, la proposta di legge prevede la detenzione di una piccola quantità di cannabis per uso ricreativo (15 grammi in casa, 5 grammi fuori) e la possibilità di coltivare a casa fino a cinque piantine di sesso femminile. Assolutamente vietato possesso e uso di cannabis ai minorenni. Diventerebbero consentiti inoltre i Cannabis social club: coltivazione in forma associata in enti con un massimo di 50 membri strettamente non a fine di lucro. Riguardo la vendita, negozi autorizzati, muniti di licenza dei Monopoli, potranno coltivare, lavorare e commercializzare marijuana. Rimarranno vietati il fumo in luoghi pubblici e la guida in stato di alterazione.
A proposito della legalizzazione i senatori Carlo Giovanardi (Ncd) e Maurizio Gasparri (FI) sostengono : “Avrà come unica conseguenza l’aumento della diffusione della droga e l’incremento dei traffici della criminalità organizzata”.
“Sarà una bellissima battaglia parlamentare – ha dichiarato Della Vedova a Radio Radicale – nella tradizione delle migliori battaglie parlamentari della Storia della Repubblica italiana, dove si confrontano non maggioranza e opposizione, non chi è a favore o contro il governo, ma ci si confronta su un tema di legalità, di responsabilità e di libertà- a continuare – è un modo per dare un duro colpo al narcotraffico, per avere un consumo consapevole, per poter informare sui danni dell’uso e abuso di queste sostanze, per controllare le sostanze stesse che vengono messe in commercio, per liberare forze di polizia, magistrati e carceri dal fardello di rincorrere i reati legati alla cannabis e concentrarsi su reati di maggiore allarme sociale. E infine per poter trasformare, a regime, gli extra profitti delle mafie sulla cannabis in miliardi per il bilancio pubblico”.
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