Sono state durissime le polemiche che si sono susseguite dopo che la trasmissione di Bruno Vespa, Porta a porta, ha invitato come unico ospite d’eccezione il figlio del boss Totò Riina, che per l’occasione ha presentato il suo libro “Riina, Family life”.
Dopo che l’intervista è andata in onda, un putiferio ha visto scendere in campo non solo politici, ma anche cittadini che si sono sentiti offesi dalle parole di tenerezza con cui Riina jr descriveva il padre e la loro vita familiare. Diverse librerie si sono anche rifiutate di vendere il libro, come nel caso della libreria Vicolo Stretto di Catania.
Adesso, un’altra mossa sta per essere messa in atto. Questa volta a scendere in campo è proprio Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, che con la mafia ha un conto in sospeso da anni. Da qualche giorno, infatti, diverse voci sono circolate in giro in merito a una imminente presentazione del libro di Riina proprio a Palermo. Un’offesa che non può essere accolta senza batter ciglio. Con una nota sulla propria pagina Facebook, Salvatore Borsellino ha affermato duramente: «Se il 18 giugno dovesse essere permesso a Salvo Riina di presentare il suo libro a Palermo, sarò a Palermo per impedire questa ulteriore offesa alla memoria di mio fratello e dei ragazzi massacrati insieme a lui. Niente e nessuno mi potrà impedire di farlo. Ho 74 anni, ho vissuto già 22 anni più di mio fratello, sono pronto a qualsiasi cosa».
Secondo le indiscrezioni il libro verrà presentato all’Hotel Politeama il 18 giugno. Si attende soltanto l’ok dell’ufficio di Padova del tribunale di sorveglianza di Venezia. L’editore ha confermato che la presentazione dovrebbe tenersi tra il 13 e il 19 giugno. La sala prenotata è da 120 posti.
Una situazione che lascia presagire che la lotta alla mafia è in continuo movimento e non si arresterà mai. Non solo per portare onere e rispetto a chi ha perso la vita, ma anche per i soprusi che ogni giorno si accettano in silenzio.