Un appuntamento che si rinnova, una sfida di calcio che è anche una battaglia per la vita da giocare tutti insieme, così l’assessore al Welfare Angelo Villari ha aperto nella sala giunta di Palazzo degli Elefanti la conferenza stampa di presentazione della terza edizione di “Dai un calcio al linfoma”, la partita di calcio che si svolgerà oggi, sabato 28 maggio, alle 16 nel campo della Città dello Sport (ex Meridiana) di via Ugo La Malfa 1, organizzata dalla sezione etnea della Lilt (Lega italiana per la lotta ai tumori).
La sfida vedrà di fronte pazienti ed ex pazienti di oncoematologia provenienti da tutta la Sicilia (i “Gladiatori”) e medici di tutte le strutture ospedaliere catanesi (i “Sanitari”). Testimonial, per il terzo anno consecutivo, Gino Astorina.
“Una partita – ha detto Villari – che vede competere direttamente i protagonisti, ovvero chi cura e chi ha bisogno di cure, per cercare di costruire un percorso di solidarietà, di informazione e soprattutto di prevenzione e ricerca, fondamentali nella lotta ai tumori. E’ in particolare su questi ultimi due elementi che l’Amministrazione, soprattutto in questo mese di maggio, ha puntato molto al fianco di varie associazioni, confermando la propria sensibilità su tematiche come il diritto alla salute e il sostegno ai più deboli. Sabato ci saremo anche noi alla città dello Sport, con in testa il sindaco Enzo Bianco per dare il calcio d’inizio alla partita e tifare per entrambe le squadre”.
“Un evento di straordinaria importanza – ha commentato Santocono – perché fa capire che i pazienti ce la possono fare e possono tornare a una vita normale. Mi auguro che questo impegno cresca sempre di più, anche con un ritorno economico da destinare ai tanti servizi che la Lilt offre ai pazienti all’interno degli ospedali”.
Il dottore Romano, dopo aver ringraziato l’Amministrazione comunale e quanti hanno contribuito all’evento a partire da Biagio Asero, ha sottolineato che “l’iniziativa serve a dare un po’ di gioia e speranza a chi è affetto da una patologia che oggi ha tantissime possibilità di guarigione. In questo modo – ha aggiunto – amplifichiamo le attività della nostra struttura, che è un ente pubblico di rilevanza nazionale, volto sì alla prevenzione ma anche a offrire un sostegno e un contributo di umanizzazione del percorso medico, come già avviene anche con il cinema in ospedale”.
Il direttore Consoli ha spiegato che il lavoro dei medici del Garibaldi punta su due aspetti: “quello tecnico, per dare le migliori terapie possibili, e quello non meno importante dell’accompagnamento, che riguarda tutto quanto gira intorno alle terapie. E su questo punto la Lilt ha trovato e troverà in noi terreno fertile”. Consoli ha anche ricordato come l’idea della partita di calcio sia nata da un paziente, Vito Cataldo, che ha suggerito di “prendere a calci” il linfoma, visto che “i pazienti sono presi a calci dalla chemioterapia”.
Prezzavento e Rigoli dal canto loro hanno ringraziato gli organizzatori dicendosi “orgogliosi di partecipare a un’iniziativa così importante”.
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