Sniffa Oki in classe e finisce in ospedale. Protagonista una studentessa del liceo biologico Mazzocchi di Pennile di Sotto, in provincia di Ascoli Piceno. Immediatamente intervenuti gli operatori del 118 che hanno portato la ragazza al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni, dove è stata tenuta sotto osservazione per evitare gli effetti collaterali del farmaco.
Non è la prima volta che le cronache raccontano di una storia del genere. Sniffare Oki infatti è una “moda” che ultimamente sta facendo il giro delle scuole, attirando i giovani studenti che sottovalutano i danni che ne conseguono. L’Oki è un farmaco antinfiammatorio prodotto dall’italiana Dompé, usato per lo più in bustine da 80 mg di granulato per soluzione orale, il cui principio attivo, il ketoprofene sale di lisina, ha una funzione analgesica e antipiretica. Stando a diversi studi, non esisterebbe alcuna evidenza scientifica che indichi in questo tipo di farmaco effetti analoghi a quelli di sostanze stupefacenti. Una questione prettamente psicologica dunque, lo “sballo” pare sia soltanto una condizione mentale del giovane che sceglie di assumerla.
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