Nell’Aula magna del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania sono stati presentati i virtual tour delle aree protette del Cutgana.
La presentazione è avvenuta nel corso del seminario dal titolo “Stereoscopic 3D Visualization to enhance presence and tele-exploration” e con la presenza del direttore del Cutgana, Giovanni Signorello, del docente Salvatore Livatino dell’University of Hertfordshire (United Kingdom) e dell’esperto di computer vision e machine learning, Giovanni Farinella.
L’Ateneo di Catania, tramite il centro di ricerca Cutgana, ente gestore di 7 riserve naturali e di un’area marina protetta, rappresenta una delle prime realtà al mondo in questo settore grazie alla visualizzazione in 2D e 3D delle aree protette in gestione.
Un traguardo raggiunto grazie al progetto “Cet – Fruizione sostenibile di Circuiti EcoTuristici”, finanziato dalla Regione Siciliana, in cui il Cutgana – partner con Xenia Gestione Documentale srl (capofila), Giuseppe Maimone Editore ed IMC Service srl – ha rivestito un ruolo fondamentale nella realizzazione dei virtual tour in 3D delle riserve naturali Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi di Aci Trezza e Grotta Monello di Siracusa e in 2D delle riserve naturali Complesso speleologico Villasmundo-S.Alfio di Melilli, Isola Bella di Taormina, e dell’Area marina protetta Isole dei Ciclopi di Aci Castello.
Il direttore Giovanni Signorello ha così affermato: “La visualizzazione 3D Stereoscopica rappresenta un nuovo strumento di tutela e fruizione delle aree protette e soprattutto favorisce la “visita” di riserve naturali meno accessibili come alcune grotte. Il progetto Cet ha consentito all’Ateneo catanese di instaurare nuove collaborazioni tra istituzioni migliorando alcuni servizi per i nostri studenti e per i visitatori delle aree protette. Grazie al progetto, inoltre, sono stati definiti percorsi tematici geo-referenziati in cui i visitatori, anche diversamente abili, sono assistiti e consigliati mediante dispositivi mobili (tablet e smartphone) in grado di fornire contributi multimediali e multilingua.”.
Al termine del seminario gli studenti presenti hanno provato le tecnologie sviluppate.