Lโitaliano รจ una lingua viva in costante trasformazione ed evoluzione. Giorno dopo giorno si arricchisce di nuovi termini, alcuni presi anche dal repertorio delle lingue straniere. Per far posto a questo arcipelago di neologismi , รจ necessario perรฒ che altre parole si facciano via via da parte, cadendo in quellโombrosa botola dei โtermini in disusoโ.ย Queste parole acquistano perciรฒ un grande fascino, conferendo spesso a chi le usa un aspetto altisonante, un poโ come chi possiede i pezzi piรน rari di unโantica collezione dโepoca.
La lingua italiana non ha dei confini temporali nettamente definiti. A differenza delle altre lingue europee infatti, non รจ mai nata ufficialmente, ma si รจ pian piano plasmata, grazie al contributo letterario di Dante, Petrarca e Boccaccio, consideratiย da tempo โi padri della linguaโ.
Perle rare del linguaggio comune sono ormai alcune parole, raccolte da Hello World, che noi abbiamo proposto di qui seguito.
Sagittabondo: si riferisce ad uno โsguardo che fa innamorareโ, ma la parola trae origine dal segno zodiacale sagittario.
Sciamannato: termine di origine ebraica che letteralmente sta per โdisfare la mannaโ. Essendo la manna un dono gradito, nel suo significato piรน ampio โsciamannatoโ sta ad indicare qualcuno disordinato nellโabbigliamento e nei modi.
Stoltiloquio: sta ad indicare un discorso privo di contenuti. Termine che potrebbe essere facilmente reintrodotto nel linguaggio odierno.
Luculliano: trae origine da un noto uomo politico romano, Lucio Licinio Lucullo, che ha avuto fama di essere una persona particolarmente sfarzosa. Luculliano dunque viene utilizzato per indicare qualcosa di magnifico e raffinato.
Obnubilare: deriva dal latino. Il termine ha a che fare con il linguaggio meteorologico e ha il significato di โrannuvolare, oscurare, rendere poco chiaroโ.
Lapalissiano: deriva dal nome dal capitano francese Jacques de Chabannes signore de La Palice. La parola indica qualcosa che, viste le premesse risulta molto ovvia. In realtร il significato della parola affonda le sue radici in unโ incomprensione.ย Alla morte di La Palice i suoi commilitoni scrissero un epitaffio: โQui giace il signor de La Palice.ย Se non fosse morto, farebbe ancora invidiaโ. In francese tuttavia la parola โferaitโ (farebbe) fu confusa con โseraitโ (sarebbe) e โenvieโ (invidia) venne letta come โen vieโ (in vita). Dunque lโepitaffio fu distortamente interpretato come ย โQui giace il signor de La Palice. Se non fosse morto sarebbe ancora in vitaโ.