Se passate dalla parte sud di Livorno, poco prima della scogliera alzate gli occhi verso terra, vedrete un curioso cubo bianco in mezzo alla macchia mediterranea che guarda il mare.
Si tratta delle rovine di quello che doveva essere il grandioso Mausoleo di Costanzo Ciano, gerarca fascista ghermito all’affetto dei cari nel 1939, e che doveva sobriamente sorreggere non solo un gigafaro alto 50 metri a forma di fascio littorio, ma anche un Kaiju di marmo del mite gerarca. E invece quello che resta è questo cubo cavo, abbandonato ai rifiuti, alle sterpaglie e alle scorie dell’amore in camporella. Da qui, completamente vittima del mio senso civico, rendo nota quindi l’iniziativa di cui mi vorrei far promotore: salviamo il Mausoleo di Ciano, trasformandolo nel deposito di zio Paperone.
La forma c’è, le dimensioni anche. Sindaco, assessori, amici Disney: restituiamo nuova dignità e prestigio a questo relitto dimenticato da Dio e dagli uomini (con l’esclusione di qualche babbeo nostalgico) e ridiamo impulso al turismo migliore nella nostra città! P.S. Sono serio.”
Questo il post pubblicato il 6 ottobre su Facebook da Daniele Caluri, fumettista livornese e che ha così voluto lanciare un’idea tanto particolare quanto fuori dal comune: realizzare il deposito di Zio Paperone in Italia, riedificando le rovine abbandonate di un mausoleo fascista nella zona del livornese. L’idea ha riscosso grande successo e il post in brevissimo tempo è diventato virale: più di 13.000 like e quasi 6000 condivisioni.
Non solo. È recentemente partita anche una campagna su Change.org con lo scopo di sostenere l’idea. La petizione ha già ottenuto più di 5000 firme e questo progetto renderebbe “unico un panorama oggi sfregiato da questo piccolo ecomostro: con una spesa ridotta e non necessariamente a carico della collettività, sarebbe possibile trasformare il luogo in una riproduzione del noto Deposito di Zio Paperone. Pensiamo che così com’è ora il Mausoleo di Ciano sia soltanto un simbolo decadente di un’epoca che non è più. Potrebbe invece trasformarsi in una curiosità turistica in grado di favorire i commercianti e la Pubblica Amministrazione locali.”
Il progetto dunque ha trovato non solo grandi consensi ma continua a ottenere grande attenzione da parte anche di numerosi media. Riuscirà il popolo del web a coronare questa gloriosa impresa?
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