Rimane costante il lavoro dei paesi UE per lo sviluppo di collaborazioni ed iniziative che facciano da impalcatura ad un’ identità comune europea.
Nel programma di aggregazione comunitaria, un largo spazio è dedicato ai giovani. Così, dopo la promozione del volontariato internazionale con Erasmus plus, è adesso il turno di nuove proposte nell’ambito del servizio civile. Lo scorso 16 ottobre a Parigi, Francia ed Italia – rappresentati da quattro ministri, i francesi Patrick Kanner, ministro della città, gioventù e sport, e Harlem Dèsir, segretario di Stato agli Affari Europei, e gli italiani Luigi Bobba, segretario di Stato al Lavoro e alle Politiche Sociali, e Sandro Gozi, segretario di Stato agli Affari Europei – hanno, quindi, presentato un progetto comune di scambio culturale che interesserà cento giovani provenienti da entrambe le nazioni. Secondo il comunicato rilasciato, il progetto potrebbe rappresentare “un primo passo verso la realizzazione di un vero Servizio Civile europeo a 28”, equiparabile ad un Erasmus orientato al servizio civile.
Solidarietà, protezione dell’ambiente e della cultura e accoglienza ai rifugiati. Questi i settori ai quali i giovani e le associazioni di servizio civile si occuperanno, come dichiarato da Bobba:
“Il programma di scambio permetterà ai ragazzi di fare un periodo di scambio con progetti che li vedranno impegnati sul fronte dell’immigrazione e dell’integrazione, e dell’inclusione delle fasce giovanili più svantaggiate, testimonianza della forte sintonia tra i due Paesi anche nel campo del servizio civile, ed è il frutto dell’intesa politica tra i rispettivi governi, nonché della collaborazione dei rispettivi responsabili della gestione del servizio civile, il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale per l’Italia e l’Agenzia Nazionale del Servizio Civile per la Francia“.
Gozi ha poi ricondotto il progetto all’ “idea di servizio europeo universale lanciata da Matteo Renzi, all’inizio del semestre di presidenza di turno dell’Ue” ed alle “dichiarazioni ufficiali a sostegno di tale progetto rilasciate dal premier francese Manuel Valls ”, sottolineando la coerenza dell’iniziativa alla “direzione giaà ben indicata in Italia dalla Legge di Stabilità, che aumenta di 100 milioni il fondo del servizio civile nazionale“.
Gli obiettivi che il progetto si prefissa sono, infine, “migliorare l’accessibilità dei giovani, in particolare per quelli più svantaggiati e dare una dimensione europea al servizio civile”. Ad essere coinvolti saranno, infatti, giovani di tutte le classi sociali, incoraggiati e supportati alla mobilità ed allo spirito di cittadinanza europea.
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