“Incipit/Imparare meglio: come usare la mente nello studio universitario” è l’iniziativa che chiama a raccolta tutti gli immatricolati dell’Università di Catania, impegnati, proprio nei prossimi giorni, con l’inizio dei corsi. Tre lezioni introduttive allo studio universitario, dal 13 al 15 ottobre, che intendono offrire un orientamento generale – e utile – all’uso della mente nello studio dei saperi e delle discipline scientifiche. Partendo dal presupposto che proprio questa può rivelarsi come la bussola più preziosa, per una matricola che affronta per la prima volta nuovi impegni e nuove discipline.
“Lo studio universitario riguarda individui all’università che hanno raggiunto la maturità, e come tali possono, e devono, utilizzare una piena capacità di pianificare e progettare, assumersi responsabilità e autocostruire se stessi e il proprio metodo di lavoro. In questo percorso è importante avere alcune consapevolezze su come funziona la memoria e sull’organizzazione delle conoscenze”. Può essere questo, nelle parole del professor Marco Mazzone, docente di Filosofia del linguaggio al dipartimento di Scienze umanistiche, l’incipit più adatto a spiegare il grande salto dalle classi del liceo alle aule universitarie: un momento di passaggio che molti ragazzi spesso vivono con smarrimento e incertezza, non trovando bussole cui affidarsi.
“Vedremo in breve come funziona la nostra mente e come in essa si integrino aspetti cognitivi ed emotivi – spiega il prof. Santo Di Nuovo, ordinario di Psicologia e direttore del dipartimento di Scienze della Formazione – guardando poi ai rapporti tra dati della realtà e schemi mentali, distinguendo tra aspetti passivi ed attivi. In determinate condizioni, proprio gli schemi possono diventare disfunzionali per l’apprendimento: in questo caso, anche le menti aperte e pronte a recepire ed elaborare le novità, possono diventare chiuse e non ricettive dei nuovi apprendimenti.
L’applicazione dello stile mentale, e della flessibilità, allo studio universitario, in questo caso aumenta però le possibilità di successo accademico”. “Studiare all’università è un’importante scelta di vita che condizionerà il futuro dei ragazzi – aggiunge il terzo dei docenti impegnati nel ciclo, il prof. Sergio Fichera, associato di Tecnologie e Sistemi di lavorazione ad Ingegneria -, impegnativa per loro e i loro familiari, ma che dev’essere sostenuta dalla passione per gli argomenti di studio e fortemente motivata, anche perché richiede l’adozione di un nuovo modo di studiare e perché il percorso è sotto la loro esclusiva responsabilità”.
L’alternativa, purtroppo, sono abbandoni, ritardi e fallimenti, con perdita di tempo e di risorse, come testimoniano le statistiche a tutti i livelli. Una vera e propria ‘mannaia’, insomma, alla quale l’Ateneo sta cercando di porre rimedio intervenendo con concrete azioni di miglioramento della didattica, elaborate insieme ai docenti delle discipline dei primi anni, con investimenti sul tutorato e i corsi di recupero, con l’attivazione di misure a sostegno del diritto allo studio ma anche con iniziative di orientamento a supporto dei neo-iscritti che riescano ad integrare in maniera efficace le tradizionali forme collegate alla diffusione di informazioni.
Risultano però molto utili anche i consigli degli esperti, in particolare sulla metodologia di studio da adottare. “Sono richiesti – elenca Fichera – un maggiore impegno temporale, studio sistematico e ordinato, concentrazione, autonomia e responsabilità, abitudine ad autovalutarsi senza pregiudizi di alcun tipo. E poi presenza costante a lezione, capacità di prendere appunti efficaci, da integrare con i testi indicati dai docenti, studiare subito ciò che si è appreso il giorno stesso, farsi interrogare dai propri colleghi per esser certi di avere memorizzato e capito, stimare il tempo necessario per sostenere l’esame preparati e pianificare bene il calendario degli esami da sostenere”.
Nelle tre lezioni di “Incipit” lo studente neo-iscritto verrà invitato quindi a riflettere su temi quali la capacità di motivazione, la necessità di avere consapevolezza della propria auto-costruzione professionale e culturale, l’importanza della pianificazione nello studio delle materie, il ruolo della memoria e dei tempi attentivi, la connessione tra discipline nei saperi moderni. Ma si parlerà anche di diritti e doveri dello studente e dell’uso produttivo degli strumenti informatici e dei new media, e verranno fornite indicazioni teorico-pratiche e metodologiche relative agli specifici settori di studio (umanistico, sociale-economico, scientifico teorico e applicato).
L’obiettivo è dunque quello di accogliere le studentesse e gli studenti all’Università di Catania offrendo loro, da subito, un ambiente amichevole e che al tempo stesso stimoli l’abilità di organizzazione e la maturazione della consapevolezza. Anche per questo, al fine di favorire la massima partecipazione degli studenti, martedì 13, mercoledì 14 e giovedì 15 saranno sospese dalle 10 alle 12 le lezioni del primo anno relativamente ai dipartimenti coinvolti.
PROGRAMMA COMPLETO
Destinatari: studenti del primo anno dei corsi di laurea dei dipartimenti di Scienze politiche e sociali; Scienze della formazione ed Economia e impresa.
Destinatari: studenti del primo anno dei corsi di Laurea dei dipartimenti di Scienze umanistiche e Giurisprudenza
Destinatari: studenti del primo anno dei corsi di Laurea dei dipartimenti di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente; Fisica e Astronomia; Ingegneria civile e Architettura; Ingegneria elettrica, elettronica e informatica; Ingegneria industriale; Matematica e Informatica; Scienze biologiche, geologiche e ambientali; Scienze chimiche; Scienze del farmaco.
N.B. La lezione verrà replicata, in momento successivo, per la Scuola di medicina dell’Ateneo
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