Un’occasione di confronto e celebrazione della cultura, un intrecciarsi di docenti ed esperti nazionali. Si tratta della giornata inaugurale dell’XI convegno della Società italiana di Filologia romanza, dal titolo “Forme letterarie del Medioevo romanzo: testo, interpretazione e storia”.
Si parte martedì 22 settembre alle 15, nell’aula magna del Palazzo Centrale dell’Università di Catania e si proseguirà fino a sabato 26 settembre al Monastero dei Benedettini. Un convegno sulla produzione letteraria romanza medievale, che prende spunto dall’interpretazione del testo per pervenire a un’analisi filologica, linguistica e storico-culturale. In particolare, saranno evidenziate le connessioni con i contesti storici e con la storia delle tradizioni testuali e dei sistemi letterari e linguistici.
Il tema del congresso sarà illustrato da un primo intervento del presidente Antonio Pioletti (La Filologia romanza e l’idea di Europa) e dalla relazione di apertura dell’accademico dei Lincei Roberto Antonelli (Tempo, spazio e canone nella storiografia letteraria). La filologia e la linguistica romanza, che vanta una lunga tradizione di studi arricchita dal contributo di illustri maestri italiani quali Gianfranco Contini, D’Arco Silvio Avalle, Aurelio Roncaglia, Cesare Segre, Alberto Varvaro, si conferma settore di fondamentale importanza per la ricostruzione dei testi nella forma plausibilmente più vicina all’originale, per lo studio della loro lingua e della formazione delle lingue neolatine, per l’interpretazione critico-letteraria in una visione comparatistica non solo europea, per lo studio della ricezione nel tempo delle opere.
Un ambito di studi che trova rispondenza anche nei nuovi programmi scolastici più attenti del passato a una visione europea dello studio della letteratura. All’interno del congresso (giovedì 24 settembre alle 10, aula A/1 del Monastero dei Benedettini) troverà spazio un incontro di aggiornamento accreditato per gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado su “La differenza insegna. La didattica delle discipline in una prospettiva di genere“.
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