Sin dall’entrata in vigore del nuovo indicatore della situazione economico patrimoniale nel gennaio 2015, sono state tante le denunce su come questo avrebbe potuto tradursi in una vera catastrofe per gli studenti idonei alla borsa di studio. Era prevedibile che il conteggio dei redditi esenti ai fini Irpef e soprattutto la rivalutazione del patrimonio immobiliare ai fini IMU e non più ICI avrebbero portato all’esclusione di una parte di attuali borsisti dalle graduatorie. Ora che molti bandi si avviano alla chiusura è evidente che non si trattava solo di lamentele generali ma si è appurato che i veri dati superano ogni più nera previsione.
Moltissimi studenti infatti, non rientrando più nei parametri non presentano domanda per l’accesso alla graduatoria e quindi non figurano più come non – idonei.
Sarebbe lecito, allora, chiedersi perché nessuno aveva previsto un impatto così devastante, nemmeno il Ministero del Lavoro che ancora a marzo parlava di un aumento medio dell’Isee di circa il 10%. A tutti era sfuggito però che il vero problema non sarebbe stato l’Isee bensì l’Ispe.
E così che dal mondo universitario si concretizzano le proteste. Parte la campagna #iononrinuncio, che ha l’obiettivo di aiutare gli studenti, fornire chiarimenti e chiedere al Ministero, attraverso una petizione online, di prendersi la responsabilità di questa situazione. On line è presente, inoltre, una petizione organizzata affinché: venga abolito l’Ispe come parametro scisso dall’Isee per l’accesso ai benefici del DSU; che la soglia Isee venga rimodulata a livello nazionale alzando il massimale a 23000 in modo da mantenere una percentuale tra idonei e richiedenti in linea con quella dell’anno scorso (basandosi su dati del Ministero del Lavoro); sia effettuata una sanatoria per coloro che quest’anno hanno il parametro Isee entro la soglia massima prevista da ciascun bando regionale ma che non risultano idonei causa Ispe. Per tali studenti si prevede l’inserimento in una seconda graduatoria per i benefici di accesso al DSU che sarà cosiderata in subordine all’ordinaria graduatoria degli idonei i quali rietrano nei parametri stabiliti dai singoli bandi regionali; l’esenzione dalle tasse per coloro che sono esclusi dalla borsa causa aumento dell’Isee e che presentano Isee fino a 23000.
Una petizione, organizzata da Link, Coordinamento Universitario, che si spera possa avere effetti positivi per tutti gli studenti “falsi ricchi” che non possono presentare la domanda per la borsa di studio.