Sono molte le catene estere che gli italiani desidererebbero poter avere anche su territorio nazionale, sia che si tratti di negozi dedicati al cibo e alla caffetteria (KFC, che ha da poco aperto le sedi di Roma e Torino, e Starbucks tra i più famosi) che alla moda e all’abbigliamento.
Primark, conosciuto come Penneys in Irlanda, è un gigante mondiale dell’abbigliamento a basso costo ed è tra i sogni più ricorrenti di tutti coloro che vogliono avere accesso a capi alla moda senza svuotare il portafogli. Chiunque si sia trovato a Londra sarà sicuramente andato (o sarà stato costretto ad andare) nell’enorme negozio di Tottenham Court Road, dove un giubbino costa 10 pounds e un paio di calze 50 pence.
È già in molti paesi europei: oltre gli stati anglofoni, il loro mercato più fiorente è proprio quello Spagnolo e i nuovi negozi francesi hanno ottenuto ottimi risultati in termini di vendite. Questo inverno la catena sbarcherà anche negli Stati Uniti con un negozio promozionale nel centro di Boston.
Nonostante da anni gli italiani cerchino di ottenere l’interesse della multinazionale, l’apertura di un negozio targato Primark nello stivale era sembrata oramai un miraggio. Ecco perché è spiazzante la notizia che Primark abbia deciso di aprire nel Bel paese ben tre negozi.
È stato siglato un accordo con Marco Brunelli, proprietario della Finiper s.p.a., società a cui appartiene la nota catena di supermercati Iper; i negozi Primark saranno quindi realizzati all’interno o in collaborazione con centri commerciali della catena Iper. Il primo, e finora unico di cui conosciamo la sede, verrà aperto nell’estate 2016 ad Arese, in provincia di Milano.
Il negozio avrà una superficie di circa 7 mila metri quadri, magazzini compresi, e ciò lascia intendere che il numero di personale che sarà necessario per gestirlo, tra magazzinieri, commessi, cassieri e responsabili, non sarà certo esiguo.
John Bason, direttore finanziario della ABF, gruppo di cui fa parte Primark, ha anticipato che sono in fase di studio capi che possano seguire il gusto locale, prevedendo qualcosa che sia esclusiva degli store italiani.