Dopo diciassette anni dall’emissione della sentenza che stabilì la demolizione delle case abusive costruite all’interno di un sito archeologico riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 1997, quale è la Valle dei templi, soltanto oggi l’abbattimento delle stesse verrà realmente eseguito.
Nella giornata odierna dovrebbe iniziare l’operazione di abbattimento delle costruzioni abusive nella zona della Valle dei Templi, ad Agrigento, cominciando dalla demolizione di un ovile irregolare.
La sentenza definitiva fu emessa nel lontano 1998, l’ingiunzione a eseguire nel 1999 e l’esecuzione della stessa soltanto pochi giorni fa, il 24 Agosto 2015. Dovranno essere abbattute 650 costruzioni abusive. Le ruspe hanno abbattuto, già due giorni fa, un muretto di un centinaio di metri a Villaggio Mosè. L’abbattimento delle abitazioni dei prossimi giorni, sarà l’operazione più difficile, non senza resistenza e proteste da parte dei residenti. Sulle costruzioni pende l’ordinanza di immediata esecuzione di abbattimento notificata dal corpo forestale dello stato e firmata dal sostituto procuratore Carlo Cinque. Si prevede la demolizione di otto immobili abusivi, collocati nelle contrade Poggio Muscello, Cugno Vela e Maddalusa.
Come spesso accade, per combattere un fenomeno illegale, bisogna fare i conti con i tempi della giustizia: eccessivamente e incomprensibilmente lunghi. L’abusivismo, in questo caso quello edilizio, ingloba in sé piaghe profonde della nostra società, comprendendo varie forme di illegalità. Lasciare che passino interi decenni dall’emanazione di una sentenza che accerta definitivamente l’esistenza di un fenomeno illegale, non fa altro che incrementarne la crescita, assopendo i cittadini al sonno della scarsa informazione, dell’illegalità cui spesso si dà il significato opposto, solo perché è utile ai fini personali crederlo e non perché sia corretto.