Esami a settembre? I metodi di studio per prepararsi

L’estate per uno studente universitario è una stagione a dir poco mitica. Aspettate un attimo: non è, purtroppo, un periodo mitico nel senso di fantastico ma piuttosto una parte dell’anno che, secondo le leggende, era dedicata al relax, alle vacanze, all’ozio puro insomma.

Già perché se in teoria inizia il 21 giugno e termina il 23 settembre, in pratica per gli universitari dura – se vogliamo essere ottimisti – quindici giorni, vale a dire dal primo agosto a ferragosto. La frase più pronunciata dagli studenti universitari in estate è infatti sempre la solita: “Dopo ferragosto devo rimettermi a studiare”. Leggi anche Studiare d’estate: come organizzare le giornate senza rinunciare a sole, mare e amici.

E se molti riescono nell’impossibile intento di tuffarsi sui libri mentre il mondo si tuffa al mare o in piscina, tanti altri rimandano di giorno in giorno il riprendere a studiare ripromettendosi tutte le mattine (o meglio tutti i pomeriggi visto che nonostante i buoni propositi del giorno prima e le sei sveglie ci si alza se tutto va bene ad ora di pranzo). “Domani cascasse il mondo mi rimetto a studiare!”. Un po’ come l’ultima sigaretta di Zeno Cosini (protagonista del più famoso romanzo di Italo Svevo dal titolo “La coscienza di Zeno).

Questo rimandare però non può durare all’infinito: la sessione di settembre, purtroppo, si avvicina sempre di più. Ecco quindi tre metodi di studio tra i più efficaci, proposti dalla University of Baltimora, che, ovviamente, possono essere utilizzati da tutti, anche da chi possiede già di suo una grande forza di volontà.

Metodo mnemonico: è il metodo più indicato per studiare in vista di un test scritto su un argomento preciso. Occhio però a non imparare a memoria anche le virgole! Preparate dei riassunti, affidatevi a schemi o a mappe concettuali, o ancora evidenziate le parti più importanti del testo: l’importante è che siano farina del vostro sacco e non del sacco di qualche collega perché così, di fronte al temuto foglio bianco, potrete fare affidamento su parole o frasi frutto dei vostri ragionamenti. Rispondere alle domande sarà molto più semplice!

Metodo selettivo: è il metodo consigliato per chi deve sostenere un orale su un vasto programma. Si tratta in pratica di fissarsi degli obiettivi selezionando il materiale e divedendolo per i giorni di studio che vi restano prima dell’esame. Un piccolo trucco: cercate di rispettare i programmi e anzi se riuscite fate qualcosina in più in modo tale da finire qualche giorno prima rispetto ai tempi che vi siete prefissati. Arriverete all’esame un po’ più rilassati o quanto meno senza aver provato quella bruttissima sensazione di stare con l’acqua alla gola. Del resto in estate ogni riferimento all’acqua può suscitare reazioni nervose incontrollate!

Metodo dell’etero-ascolto: è il metodo dello studio di gruppo e può essere il più efficace (due menti sono meglio di una, figuriamoci tre o quattro!) ma solo con le persone giuste. Discutere su qualcosa con persone competenti tanto quanto noi può essere molto più stimolante dello studio individuale ma attenzione a lasciarsi sopraffare dalle chiacchiere, dalle risate, dai “curtigghi” o da qualsisi altra distrazione! La parola d’ordine deve rimanere “esame imminente”.

Buono studio a tutti!

PS: visto e considerato che qualsiasi metodo scegliate non riuscirà a contrastare del tutto lo stress da esame state attenti e leggete anche Sconfiggere lo stress da esame? Si può!

Paola Giordano

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Paola Giordano

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